Comitato editoriale

Perché ci aiutate? Domande e risposte tra ragazzi migranti e italiani

In occasione della Giornata Internazionale per i Diritti dei Migranti (18 dicembre), l’organizzazione lancia una serie di video inseriti nel progetto “Io non viaggio da solo” che ha coinvolto gli studenti di una scuola superiore crotonese e i loro coetanei stranieri non accompagnati. Obiettivo abbattere gli stereotipi e conoscere da vicino le curiosità di entrambi

di Antonietta Nembri

Prendete un gruppo di ragazzi immigrati che sono arrivati da soli in Italia e che sono accolti nel nostro Paese nell’ambito del progetto “Io non viaggio da solo” e date loro la possibilità di porre delle domande. Quesiti che vanno dal banale «perché tutto quel pomodoro sulla pasta?» per arrivare allo spiazzante «perché ci aiutate?», ma anche perché i vecchi vivono soli, oppure perché gli italiani curano tanto i loro bambini e poi chiedete a un gruppo di studenti di una scuola superiore crotonese, coetanei dei giovani migranti, di rispondere. Il risultato è il video progetto di Sos Villaggi dei Bambini nato con l’obiettivo di abbattere gli stereotipi e le discriminazioni sui Msna, i Minori stranieri non accompagnati.

Dal 1 gennaio al 25 ottobre di quest’anno sono sono 14.579 i minori soli giunti in Italia sbarcati sulle nostre coste e più di 18.491 quelli censiti dal sistema di accoglienza italiano. Si tratta di bambini e ragazzi che hanno affrontato un terribile viaggio e attraversato il Mediterraneo da soli per arrivare sulle nostre coste.
In occasione della Giornata internazionale per i Diritti dei Migranti – istituita nel 2000 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite – che si celebra il 18 dicembre, Sos Villaggi dei Bambini all’interno del progetto “Io Non Viaggio Solo”, lancia una serie di video dal titolo “Perché ci aiutate? Domande e risposte per conoscersi e azzerare le distanze”.

Guardando ogni giorno le immagini dei migranti soccorsi in mare o che sbarcano sulle nostre coste in ciascuno di noi sorgono tante domande, soprattutto vedendo molti bambini e ragazzi che hanno attraversato il Mediterraneo senza i genitori. Forse ci si ferma poco a riflettere sulle domande che questi ragazzi vorrebbero fare a noi. Ed è qui che arrivano i video di Sos Villaggi dei Bambini che puntano a offrire un’occasione di riflessione, di conoscenza reciproca imparando gli uni dagli altri, avvicinando due mondi che solo apparentemente sono così lontani.

Accanto agli studenti della scuola superiore del crotonese anche l’attore Edoardo Ferrario (nel video in basso) che ha voluto rispondere alle domande dei ragazzi aiutati da Sos Villaggi dei Bambini nel centro di accoglienza crotonese in cui vivono i giovanissimi migranti intervistati.
Centro che è divenuto un nodo cruciale, soprattutto per il forte afflusso di migranti arrivati negli scorsi mesi sulle coste calabresi. In Italia – all’interno del programma internazionale di Risposta alle Emergenze – Sos Villaggi dei Bambini a giugno scorso ha dato il via a Crotone ad uno dei suoi progetti più ambiziosi: “Io Non Viaggio Solo”. Attraverso di esso di offre sostegno psicologico, fondamentale a superare l’esperienza della migrazione forzata e per affrontare e vivere con dignità le giornate all’interno dei Centri di prima accoglienza. Inoltre, l’organizzazione offre anche sostegno per affrontare le complessità legali, sociali e culturali per iniziare una nuova vita nel Paese di arrivo.

Oltre al progetto Io non viaggio solo, Sos Villaggi dei Bambini è impegnata da anni con programmi di accoglienza e inserimento sul territorio italiano, dove sostiene con programmi specifici, all’interno dei 7 Villaggi Sos presenti sul territorio nazionale, oltre 50 migranti di cui 19 Msna.

A livello internazionale Sos Villaggi dei Bambini è attiva nel rispondere all’emergenza migranti in Niger, Repubblica Centrafricana, Siria, Libano, Iraq, Armenia, Grecia, Italia, Macedonia, Serbia, Ucraina e Ungheria.