Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Famiglia & Minori

“Caro Papa Francesco, ti regalo un disegno…”

Al via l’iniziativa per sostenere le cure dei bambini provenienti da tutto il mondo, promossa dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e dalla rivista “La Civiltà Cattolica”. Il cardinale Parolin inaugura martedì 19 dicembre a Palidoro la mostra dei disegni donati dai bambini a Papa Francesco che rimarrà aperta fino a metà febbraio

di Antonietta Nembri

Nasce con l’obiettivo di sostenere la cura e l’accoglienza dei piccoli pazienti proveniente dall’estero l’ultima iniziativa promossa dal Bambino Gesù e dalla Civiltà Cattolica. Si tratta di “Caro Papa Francesco, ti regalo un disegno” attraverso cui i disegni donati dai bambini al Papa diventano un dono per altri bambini di tutto il mondo bisognosi di cure. Nel pomeriggio di martedì 19 dicembre, il segretatio di Sato Pietro Parolin inaugurerà nella sede di Palidoro dell’Ospedale Bambino Gesù una mostra di 100 disegni certificati dalla Segreteria particolare di Sua Santità. Il taglio del nastro darà il via alla campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi che si svilupperà prevalentemente sul web e sui social network.

Il Bambino Gesù, con oltre 600 posti letto e la presenza di tutte le specialità pediatriche rappresenta il più grande policlinico e centro di ricerca pediatrico in Europa.
Il numero di pazienti provenienti dall'estero cresce ogni anno, in virtù dei progetti di assistenza e cooperazione internazionale intrapresi in diversi Paesi e in ragione delle sempre più numerose richieste di aiuto che arrivano all'Ospedale da ogni parte del mondo. Spesso – ricorda una nota – il Bambino Gesù si fa carico integralmente delle spese di cura e di accoglienza per questi bambini e le loro famiglie.

Negli ultimi 2 anni sono stati circa 100 i pazienti umanitari accolti dall’Ospedale della Santa Sede provenienti da più di 30 diversi Paesi (Albania, Algeria, Benin, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Camerun, Congo, Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Etiopia, Gibuti, Israele, Kenya, Kirghizistan, Kosovo, Iraq, Libia, Marocco, Myanmar, Moldavia, Nepal, Nigeria, Palestina, Repubblica Centrafricana, Ruanda, Siria, Somalia, Tunisia, Ucraina, Uganda) per un costo complessivo di quasi 2 milioni di euro.

Ma per proseguire in questo impegno di accoglienza e di cura dei "figli del mondo" l'Ospedale ha bisogno dell'aiuto di tutti. E qui arrivano i disegni dei bambini che Papa Francesco riceve in dono da ogni angolo del mondo. Il Papa li ha affidati alla rivista La Civiltà Cattolica perché se ne prendesse cura. E un desiderio di Francesco era che si tramutassero in un dono per altri bambini. Da qui la decisione di proporli all’interno di una iniziativa che fosse segno dell’impegno a favore dei bambini di ogni Paese che hanno bisogno di essere curati. «Questo disegno – è scritto nella certificazione che accompagna ognuno dei 200 lavori selezionati – è un regalo dei bambini per Papa Francesco. Il Santo Padre lo restituisce come dono, attraverso il suo Ospedale, per i bambini del mondo bisognosi di cure".

La mostra è stata ideata dalla società di produzione “Studio Azzurro” che ne ha curato anche l’allestimento e la video animazione di alcuni disegni «per riavvolgere il “film” dei gesti e dei segni che li hanno creati».
L’installazione rimarrà esposta fino a metà febbraio. Con la mostra ha preso il via la campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi dell’Ospedale, con il sostegno de La Civiltà Cattolica, finalizzata a sostenere l’impegno di cura e accoglienza dei bambini che arrivano al Bambino Gesù da tutto il mondo. Una campagna social sui canali Facebook, Twitter, Instagram dell’Ospedale Bambino Gesù. A quanti fanno un’offerta, di qualsiasi entità, viene donata, come segno del proprio impegno, una copia digitale dei disegni regalati dai bambini al Papa.

I disegni originali, certificati dalla Segreteria particolare di Sua Santità, saranno consegnati a quanti si saranno caratterizzati per la loro attenzione e l’impegno nei confronti dei bambini stranieri ricoverati al Bambino Gesù, a partire dalle associazioni e le case famiglia che da tempo assistono l'ospedale nell'accoglienza dei pazienti e delle loro famiglie.

1/5

«Il Papa è tanto buono, questo disegno è un regalo per lui». È la dedica di Anna Maria, 5 anni, sul disegno che ha inviato a papa Francesco: un messaggio semplice e diretto. Sono migliaia i disegni che ogni giorno arrivano al pontefice dai bambini di tutto il mondo, inviati per posta in Vaticano, oppure consegnati a mano in occasione delle udienze, a volte ripiegati in forma di aeroplanini per “centrare” la papamobile durante i viaggi all’estero di Bergoglio. “Papa de mi corazon”, “El nuestro amigo Jorge”, “Tutti i ragazzi ti amano papa Francesco” sono le dediche dei bambini che gli raccontano con le immagini la tristezza per i propri coetanei travolti dalla guerra, inghiottiti dal mare o respinti dal filo spinato e le proprie speranze per un mondo più fraterno. Il regalo più gradito per papa Francesco che dall’affetto dei più piccoli riceve forza e incoraggiamento. Un "tesoro" che il pontefice ha voluto mettere a disposizione dei bambini del mondo che soffrono.

«I disegni di questi bambini ci ricordano che ognuno è cittadino non solo del proprio Paese ma del mondo», afferma Mariella Enoc, presidente dell’ospedale Bambino Gesù. «È un messaggio particolarmente importante per l’ospedale del Papa che vuole essere, con l’aiuto di tutti, un luogo di cura aperto a tutti i bambini, specialmente di quelli che hanno più bisogno».

Padre Antonio Spadaro, direttore della rivista La Civiltà Cattolica osserva: «I bambini dipingono il mondo e lo offrono al Papa, rappresentando un mondo emozionale, che non scinde col bisturi sentimento e ragione. Come ricorda papa Francesco, i bambini sorridono spontaneamente e piangono spontaneamente, a differenza degli adulti. Forse il messaggio più impegnativo che riceviamo prendendo in mano questi disegni preziosi è che i bambini possono insegnarci di nuovo a sorridere e a piangere».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA