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Raccolte fondi: i segreti di 10 grandi enti

Come gestiscono il fundraising dieci grandi organizzazioni del non profit italiano? Lo abbiamo chiesto ai responsabili di Airc, Emergency, Fprc, Medici senza frontiere, Fondazione IEO CCM, Unicef Italia, Ail, Aism, Save the Children e Lega del Filo d'Oro. Qui un'anticipazione, l'approfondimento completo sul numero del magazine in distribuzione

di Redazione

Come organizzano il fundraising alcune delle maggiori organizzazioni non profit italiane? Abbiamo chiesto a dieci di loro (scelte in base alla raccolta del 5 per mille) l’andamento delle donazioni ricevute negli ultimi 5 anni e di rivelarci le strategie più innovative. Ecco cosa ci hanno risposto.



1. AIRC – «Nuove tecnologie? Certo, ma la carta vincente è il direct mailing»

Dall’alto dei 138,3 milioni di euro raccolti nel 2016 interamente da privati (aziende e singoli cittadini), Airc insieme alla sua fondazione Firc resta saldamente ai vertici della top ten tra le grandi organizzazioni del Terzo settore ed è il beneficiario preferito dagli italiani per quanto riguarda il 5 per mille.

2. Emergency – «Addebiti diretti col sistema Sdd per programmare il futuro»

Il fatturato 2016 si attesta a 48,6 milioni contro i 51 del 2015, ma è un'apparente discesa: «Nel 2015 contavano quasi 5 milioni di euro che ci sono stati assegnati dalla cooperazione inglese, per i nostri progetti di cura dei malati di ebola in SIerra Leone».


3. Fprc – «Puntiamo su radicamento e qualità della ricerca»

Nonostante la campagna promozionale avvenga solo in ambito regionale, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus (Fprc) raggiunge numeri di tutto rispetto: «Osservando i dati del 5 per mille, siamo sicuramente uno dei maggiori beneficiari. Questo a dimostrazione di quanto i piemontesi siano legati alla nostra Fondazione e quanto sia riconosciuto il ruolo del Candiolo nella ricerca e nella cura del cancro».


4. Medici senza frontiere – «Lo zoccolo duro rimane quello dei 107mila fedelissimi»

Nel 2016 Msf ha raccolto un totale di 56,8 milioni di euro, con un aumento del 9% rispetto all’anno precedente.


5. Fondazione IEO CCM – «Le nostre otto strade per centrare l’obiettivo»

La Fondazione Ieo nasce nel 1992 insieme all’Istituto Europeo di Oncologia. Ma è nel 2014 che assume la forma attuale, dopo che il gruppo degli azionisti decide per l’acquisto del Centro Cardiologico Monzino.


6. Unicef Italia – «Un marchio forte da solo non basta. I donatori vanno informati»

Unicef Italia vive in particolare di donazioni liberali. Degli oltre 66 milioni raccolti sul 2016 sono solo 6 i milioni che derivano dal 5 per mille


7. Ail – Abbiamo messo a fuoco le storie dei nostri malati

Le strategie di Ail (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma), che proprio a dicembre celebra una delle due campagne di fundraising nazionale “Le stelle di Natale”, bisogna fare una premessa: l'associaizone è composta da una sede nazionale, che opera a Roma e da 81 associazioni provinciali in tutta Italia, autonome dal punto di vista sia giuridico sia amministrativo. La sede nazionale gestisce i propri donatori con azioni pianificate online e offline ma non può investire in azioni specifiche di acquisizione di nuovi donatori.


8. Aism – «La sfida? Trasformare i donatori one-off in donatori regolari»

Chi non conosce le mele di Aism o la Gardenia per la ricerca? Da queste manifestazioni nelle piazze nel 2016 Aism ha raccolto più di 8 milioni di euro, cui si aggiungono 6 milioni di donazioni da individui ed enti privati, 1,8 milioni da lasciti testamentari, 5,5 dal 5 per mille e 1,2 donati da enti pubblici


9. Save the Children – «Lo strumento più efficace rimane la televisione»

Investire nel fundraising e farlo meglio possibile paga: i dati degli ultimi cinque anni di Save the Children parlano chiaro, con una crescita esponenziale sia nelle erogazioni liberali sia nella raccolta fondi totale: nel 2012 era 52,6 milioni, nel 2016 ha raggiunto quota 101 milioni di fatturato.


10. Lega del Filo d’Oro – «I lasciti sono una miniera: valgono il 42% della raccolta»

Il futuro? Forte di un +21% negli ultimi cinque anni nonostante la crisi la Lega del Filo d'Oro lo vede “posittivo”. L'Associazione che dal 1964 assiste, educa, riabilita e reinserisce nella società le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, ha appena inaugurato a Osimo il primo lotto del suo nuovo Centro Nazionale, il progetto più importante mai realizzato.


Per leggere le schede integrali con gli interventi dei dieci esperti clicca qui


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