Economia & Impresa sociale 

Welfare aziendale: nell’accordo di Sanofi c’è anche un giorno per il volontariato

Sanofi firma un nuovo contratto integrativo: due giorni a settimana di smart working, un giorno retribuito da dedicare al volontariato, benefit per il nucleo famigliare anche per coppie di fatto e dello stesso sesso

di Redazione

Dal primo gennaio 2018 i collaboratori delle sedi di Milano, Modena e Roma di Sanofi possono lavorare in smart working due giorni su cinque a settimana. La novità è contenuta nel nuovo accordo integrativo siglato con i sindacati territoriali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, nel solco dell’accordo sottoscritto lo scorso luglio e conferma il passaggio dell’azienda a una maggiore flessibilità nella gestione del tempo e una migliore conciliazione vita-lavoro delle sue persone.

Sanofi è tra le prime aziende ad aver introdotto nel 2013 lo smart working, che oggi interessa più del 60% dei suoi collaboratori ed è tra le prime ad aver abolito il controllo dell’orario di lavoro per il suo personale di sede, estendendolo oggi a tutti i livelli dell’organizzazione.

Il nuovo accordo prevede anche l’estensione del piano di welfare integrativo a tutti i collaboratori e alla loro famiglie, equiparando i nuclei familiari a prescindere dal sesso dei componenti e dal tipo di unione della coppia. Un approccio ribadito attraverso l’adesione di Sanofi a Parks – Liberi e Uguali, l’associazione che supporta le aziende nello sviluppo di strategie e buone pratiche rispettose della diversità di orientamento sessuale dei suoi dipendenti.

Un’altra novità è il progetto di volontariato aziendale “Give Back”, che prevede la possibilità per ogni collaboratore di Sanofi dedicare una giornata regolarmente retribuita a un’attività di volontariato, scegliendo da uno calendario strutturato in collaborazione con associazioni ed enti attivi sul territorio: la formula pilota, da ottobre a dicembre ha coinvolto una sessantina di collaboratori.


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