Sanità & Ricerca

Migliaia di palloncini contro il cancro infantile

Si celebra giovedì 15 febbraio l'International Childhood Cancer day che ha lo scopo di informare e sensibilizzare. In Italia Fiagop, la federazione delle associazioni dei genitori dei bambini e degli adolescenti colpiti scende in piazza per chiedere: cure mirate, assistenza, speranza per tutti, riconoscimento del loro coraggio, forza, eroismo, supporto alle famiglie

di Antonietta Nembri

Migliaia di palloncini giovedì 15 febbraio si alzeranno in cielo in occasione della XVI Giornata Mondiale contro il cancro infantile. Si celebra infatti in tutto il mondo l’International Childhood Cancer Day “IccDay” che ha l’obiettivo di informare e sensibilizzare, ma anche riconoscere apertamente il coraggio e la forza dei bambini e degli adolescenti colpiti. A promuovere la giornata a livello internazionale è il Childhood Cancer International, network globale che riunisce 188 associazioni di familiari di bambini e adolescenti malati di cancro, in Italia la giornata è promossa dalla Fiagop onlus (Federazione Italiana delle Associazioni di Genitori di bambini e adolescenti che hanno contratto tumori o leucemie), che riunisce 30 associazioni di genitori e che è socio fondatore dell’Icc.

Alle ore 11 del 15 febbraio migliaia di persone formeranno una catena ideale che attraverserà l’Italia e farà tappa in oltre 40 località tra grandi città e piccole province. Si ritroveranno in ospedali, case d’accoglienza, piazze, scuole per lanciare in cielo 15mila palloncini dorati (biodegradabili) indossando il “nastro d’oro”, simbolo dell’oncologia pediatrica. Il lancio avverrà sia nelle città delle federate Fiagop sia in quelle di molte altre associazioni che hanno aderito all’iniziativa. Alla presenza di rappresentanti delle Istituzioni, personale medico, genitori, bambini e adolescenti in cura e guariti, volontari, la stampa. Dalla federazione arriva l’invito a tutti a manifestare concretamente il loro supporto morale ai bambini ed agli adolescenti che hanno avuto la sventura di essere colpiti dal cancro e ai loro genitori attraverso un piccolo quanto significativo gesto solidale: inviare all’indirizzo info@fiagop.it una loro foto con il palloncino e/o il nastro d’oro corredata da un pensiero di vicinanza e sostegno.
Le foto saranno postate sulla pagina Facebook della federazione.

Una discesa nelle piazze per far sapere che – come sottolinea una nota di Fiagop – «il cancro nei bambini è una malattia curabile, ma continua ad essere la principale causa di morte nei pazienti pediatrici nel mondo, tra le malattie non trasmissibili. A livello mondiale più di 300.000 nuovi casi sono diagnosticati ogni anno (questa è una stima in difetto poiché in molti paesi non esiste un registro dei casi); seimila nuove diagnosi in Europa. Ogni tre minuti nel mondo un bambino muore di cancro». : Anche se l’oncologia pediatrica è la branca della medicina che in questi ultimi decenni ha registrato i più sorprendenti ed esaltanti progressi, in Italia ogni anno si ammalano di tumore (linfomi e tumori solidi) o leucemia, 2200 bambini, 1 bambino su 650 entro i 15 anni di età, circa 1400 bambini e 800 teenager.

«Non possiamo fare finta che il problema non esista, il cancro in età pediatrica è un’emergenza e richiede immediati interventi mirati, sia sul piano terapeutico che in ambito sociale», dichiara Angelo Ricci, presidente Fiagop, che prosegue. «Noi chiediamo ai medici, alle famiglie, alle Istituzioni di lottare insieme, affinché tutti i bambini e gli adolescenti abbiano presto accesso alle cure più avanzate e mirate, e tutto il supporto necessario durante il periodo della malattia, dal momento della diagnosi, durante le terapie, e nella fase di follow-up, in modo che possano ottenere una guarigione vera, tanto nel corpo, tanto nello spirito».
Per raggiungere questi obiettivi è necessario focalizzare l’attenzione su alcuni punti nodali. Sei quelli elencati da Angelo Ricci:
diagnosi precoce – prestare attenzione ai segni premonitori!
Accesso alle cure più avanzate – indipendentemente dal luogo in cui sono nati. È atroce per un genitore sapere che “altrove” esiste una cura per tuo figlio e che lui non potrà accedervi! La realtà scioccante è che nella maggior parte delle nazioni in via di sviluppo i minori malati di cancro moriranno senza nessuna terapia anti dolore, senza supporto psicologico. 

Nuovi farmaci mirati – Più del 50% dei farmaci somministrati in oncologia pediatrica sono stati testati solo sugli adulti, ma i bambini non sono adulti in miniatura: c’è bisogno urgente di nuovi farmaci appositamente studiati per l’infanzia. In assenza di studi specifici sono le buone pratiche e l’uso consolidato di certi farmaci a supplire a queste carenze. 

Trattamenti meno tossici – In modo che i guariti abbiano meno effetti collaterali tardivi. 

Potenziamento cure palliative – Quando una cura non è possibile, e la morte inevitabile, dobbiamo batterci perché i bambini e gli adolescenti possano accedere alle cure palliative e non provare dolore.
Protezione sociale per i guariti – Contro ogni discriminazione sociale, compresa la possibilità di accedere a coperture assicurative.

Dopo la giornata mondiale, sabato 17 febbraio a Udine è in programma il convegno “Guariti per vivere”, promosso da Fiagop insieme ad Aieop (Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica), in collaborazione con le associazioni Luca – Udine (Associazione friulana di genitori che sostiene le famiglie dei bambini della Regione) e Agmen – Trieste (Associazione Genitori Malati Emopatici Neoplastici). Con la partecipazione di ragazze e ragazzi guariti che porteranno le loro testimonianze di vita.

In apertura photo by Ankush Minda on Unsplash


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