Economia & Impresa sociale 

Dalle cooperative servizi di welfare a oltre 250mila romani

La relazione di apertura di Andrea Fora all’assemblea di Confcooperative Roma che alla presenza della sindaca Virginia Raggi eleggerà il nuovo presidente e gli organi del prossimo mandato

di Redazione

«Vanno a 1 romano su 10 i servizi di welfare delle nostre cooperative sociali e sanitarie. Sono infatti oltre 250mila i romani a cui vengono erogati servizi di welfare dai 14.000 lavoratori delle cooperative sociali e sanitarie di Confcooperative». È quanto emerge dalla relazione di apertura di Andrea Fora all’assemblea di Confcooperative Roma che alla presenza della sindaca Virginia Raggi eleggerà il nuovo presidente e gli organi del prossimo mandato.

«Anziani, disabili, donne e bambini – dice Fora – sono le categorie più fragili che spesso restano escluse dai circuiti tradizionali di assistenza e che trovano nella cooperazione la più valida risposta ai loro bisogni. Il nostro impegno sarà di tenere elevata la qualità dei servizi e ampliare la platea dei cittadini in chiave sussidiaria al pubblico. Non ci stiamo al fatto che possano curarsi solo le persone che possono pagare i loro bisogni di welfare (dalla sanità agli asili). Le cooperative hanno il know how per rispondere ai bisogni di salute, di assistenza, di inserimento lavorativo, di conciliazione vita – lavoro».

«Quello di Confcooperative per la Capitale – continua Fora – è un progetto che fa leva su welfare, lavoro, giovani. Nell’ultimo anno oltre 100 giovani hanno costruito progetti d’impresa e si sono resi protagonisti di percorsi di costituzione di cooperative in settori innovativi grazie a Coopup, il progetto di Confcooperative per le start up di imprenditoria giovanile in cooperativa.

Questi sono solo alcuni dei servizi che Confcooperative Roma Capitale offre alla città, forte di un tessuto imprenditoriale costituito da 440 imprese, attive in tutti i settori, che aggregano 82.220 soci, danno lavoro a 35.000 persone e realizzano un fatturato di 1,8 miliardi di euro.

Imprese giovani, ma anche longeve. Il 42,9% delle aderenti ha oltre 20 anni, ma più di una cooperativa su quattro (il 26,7%) non ha più di 10 anni di attività. Forte la presenza di donne e giovani. Il 37,5% delle cooperative aderenti è femminile e il 59% degli occupati è donna. Il 7,5% dei soci delle cooperative aderenti ha meno di 30 anni di età e sono 103 le cooperative che hanno membri nella governance under 40 anni.

«Roma è la seconda provincia italiana per numero di cooperative, la prima per occupati nelle cooperative, la quarta per fatturato delle cooperative, la prima per numero di cooperative nate lo scorso anno. La forza dei numeri ci dimostra che la cooperazione può e deve giocare un ruolo strategico per lo sviluppo del territorio. Il filo conduttore è la promozione e il rafforzamento di una cooperazione di alta qualità e autenticità che aumenti notevolmente il contributo al lavoro e allo sviluppo. questo anche attraverso la lotta all’illegalità e il contrasto alle false cooperative. Sono oltre 9.000 gli occupati nelle nostre imprese iscritte all’Agcm per il rating di legalità, con una percentuale che è quattro volte superiore alla media degli occupati nelle srl».

Rilancio delle relazioni industriali
Fondare imprese per creare occupazione rimette al centro il tema del lavoro. Attraverso il lavoro passano l'innovazione, la produttività, la qualità, la sostenibilità. Oggi sigleremo con i tre sindacati confederali regionali un rinnovato protocollo di intesa che rilancia le relazioni industriali tra Confcooperative Roma e Lazio e Cgil, Cisl e Uil. Rafforziamo le relazioni sindacali e la bilateralità anche per valorizzare figure specifiche dell’impresa cooperativa, come quella del socio-lavoratore, che stringe con l’impresa un rapporto associativo e di lavoro allo stesso tempo, nonché per estendere sviluppare e qualificare la contrattazione integrativa.

Lavoro
Siamo una realtà imprenditoriale che mette al centro la persona. Una strada aperta al mercato e all’impresa per persone che ne rimarrebbero altrimenti escluse. La nostra sfida è un impegno attivo con le cooperative impegnate nell’agroalimentare e nella pesca, nelle attività turistiche e nei beni culturali e paesaggistici, nel tempo libero e nello sport, nei settori sociale e sanitario, nel lavoro, nella logistica, nel facility management, nei servizi alle imprese e alle persone, nella consumo e nel credito cooperativo con le BCC.

Welfare e Terzo settore
Puntiamo alla costruzione di un nuovo welfare, a partire dall’ambito socio sanitario. Vogliamo salvaguardare e rafforzare l'accesso alle prestazioni sanitarie. La riforma del Terzo Settore e l’introduzione dell’impresa sociale costituiscono ulteriori driver di sviluppo che muteranno alcuni connotati dei mercati di welfare, su cui intendiamo puntare ed investire per offrire soluzioni innovative alla città di Roma.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA