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L’invenzione che rende l’acqua potabile

Si chiama Safe Water Cube e consente di depurare 1000 litri di acqua all’ora. Concepita dall’imprenditore-ingegnere francese Jean-Paul Augereau, è stata pensata e sviluppata per semplificare l'accesso all'acqua potabile ai Paesi in via di sviluppo

di Cristina Barbetta

Nel mondo 2 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile e 2.6 milioni di persone muoiono ogni anno in seguito a malattie legate all’acqua e a un ambiente insalubre. Nei Paesi in via di sviluppo, 76% delle donne e dei bambini passano 140 milioni di ore, ogni giorno, per raggiungere le fonti d’acqua più vicine…

Per questo, Jean-Paul Augereau, imprenditore-ingegnere francese, ha inventato una macchina rivoluzionaria, il Safe Water Cube, una fontana che depura 1000 litri di acqua all’ora, pensata e sviluppata per adattarsi alle regioni in cui l’accesso all’acqua è diventato uno dei più grandi problemi sanitari.

Questo apparecchio è in grado di rendere potabile ogni tipo di acqua insalubre di superficie (acqua di fiume, di stagno, di pozzo o acque salmastre), senza bisogno di energia per funzionare, e può coprire i bisogni giornalieri di 1000 persone.

Alto un metro e 20 centimetri, è interamente mobile e meccanico: una pompa manuale consente di azionare la fontana. Ci sono 5 tappe di filtraggio meccanico, non chimico che consentono di fermare tutti i virus e i batteri all’origine di diarrea, dissenteria, colera ed epatite, senza distruggere i minerali contenuti nell’acqua.

Dalla nascita del progetto, ad agosto 2016, 30 fontane sono state installate in 9 Paesi (India, Sri Lanka, Benin, Madagascar, Camerun, Senegal, Haiti, Marocco, Messico), al costo molto abbordabile di 5500 euro.
Oggi ci sono più di 500 Safe Water Cube in progetto di essere installati in tutto il mondo.

L’accesso all’acqua potabile nel mondo è uno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu, adottati da 193 Paesi.
L'obiettivo di Safe Water Cube è di diffondersi in tutte quelle zone del mondo in cui l’accesso all’acqua è diventato una delle grandi problematiche sanitarie.

Da un anno l’équipe di Safe Water Cube si impegna per permettere al più gran numero di persone di avere accesso all'acqua potabile nelle regioni remote del mondo.

Jean-Paul Augereau ha creato l’associazione Agir Ensemble, che installa i cubi e forma le popolazioni locali che ne assicurano il monitoraggio. L’associazione interviene anche all’interno delle comunità per sensibilizzare sulle problematiche sociali e ambientali, coinvolgendo le scuole francesi.

Foto: pagina Facebook Safe Water Cube


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