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Con Aism noi malati siamo sulle spalle di un gigante

Così Angela Martino, a cui 11 anni fa è stata diagnosticata la sclerosi multipla, sintetizza ciò che Aism ha significato per lei. Oggi è la presidente dell'Associazione che proprio nel 2018 compie 50 anni. In questi giorni è possibile sostenerla con l'sms solidale per la ricerca scientifica e con il nuovo evento di piazza "Benvenuta Gardensia!"

di Sara De Carli

In occasione della Festa della Donna il 3, il 4 e l’8 marzo i volontari di AISM-Associazione Italiana Sclerosi Multipla saranno in 5 mila piazze italiane offrendo una pianta di gardenia o una di ortensia o entrambe. Il tradizionale appuntamento con la Gardenia quest’anno, in occasione dei 50 anni di attività dell’Associazione, raddoppia e diventa “Benvenuta Gardensia!”. La campagna sosterrà la ricerca scientifica e l’assistenza, due modi del medesimo impegno a stare al fianco delle persone con sclerosi multipla. Fare un’iniziativa di raccolta fondi e sensibilizzazione in occasione della Festa della Donna vuole sottolineare lo stretto legame che esiste tra donne e sclerosi multipla: la malattia infatti colpisce le donne in misura doppia rispetto agli uomini e ogni giorno, in Italia, 5 donne ricevono la diagnosi di SM. «Manifestazioni come la Gardensia hanno permesso negli anni di raccogliere significativi fondi destinati al finanziamento dei progetti di ricerca e al potenziamento di servizi per le persone colpite da SM, in particolare per le donne e le loro famiglie a cui questa manifestazione è dedicata», afferma Angela Martino, presidente nazionale di AISM, a cui la malattia è stata diagnosticata 11 anni fa. «In questi anni, con Aism, mi sono sentita sulle spalle di un gigante, questa è la forza dell’Associazione con i suoi cinquant’anni di storia. Mi sono avvicinata all’Associazione pensando di trovare delle risposte, l’Associazione mi ha fatto comprendere che le risposte le costruiamo insieme perché la nostra malattia non consente un “pacchetto preconfezionato” di risposte bensì richiede risposte per il singolo, modulate diversamente rispetto ad ogni fase della malattia. Aism c’è, in ogni fase della vita e della malattia».

Sostenere la ricerca scientifica sulla sclerosi multipla è possibile anche attraverso l’sms solidale al 45567, attivo fino all’ 11 marzo. AISM e FISM finanzieranno un progetto di ricerca volto a identificare delle “spie” che indichino quanto velocemente progredirà la sclerosi multipla. Trovarle consentirebbe di sviluppare trattamenti in grado di contrastare la progressione della malattia, oltre che individuare precocemente le persone più a rischio. La possibile “spia” che verrà indagata si chiama interleuchina 9 (IL-9), una molecola prodotta da alcune cellule del sistema immunitario. Studi preliminari hanno già visto che essa dimostra un’azione protettiva nelle forme di sclerosi multipla recidivante-remittente, agendo sulle cellule del sistema immunitario che promuovono l’infiammazione caratteristica della SM. La ricerca della dottoressa Elisabetta Volpe, del laboratorio di neuroimmunologia della Fondazione Santa Lucia di Roma, vuole studiare ora nel dettaglio il ruolo che la citochina IL-9 ha nelle cellule coinvolte nelle forme progressive di SM, forme che ad oggi non hanno trovato strategie efficaci di trattamento. Poiché anche nelle forme progressive il sistema immunitario gioca un ruolo fondamentale, Volpe vuole ora capire se anche qui una minore presenza di IL-9 equivale a una maggior progressione della malattia.

In foto la presidente di AISM, Angela Martino, con Chiara Francini e Paola Marella, testimonial dell'Associazione.