Cooperazione & Relazioni internazionali

Attentato in Burkina Faso: almeno quindici morti

Non è ancora stata fatta piena luce sul doppio attentato di stampo jihadista che venerdì scorso ha sconvolto il centro di Ouagadougou, la capitale del Burkina Faso, causando morti e feriti

di Marco Marcocci

Non è ancora stata fatta piena luce sul doppio attentato di stampo jihadsista che venerdì scorso ha sconvolto il centro di Ouagadougou, la capitale del Burkina Faso, causando morti e feriti.

Sembra che le vittime siano state almeno sedici tra terroristi e forze di sicurezza ed i feriti oltre ottanta ma, secondo fonti francesi, il numero dei morti è almeno il doppio.

Al vaglio degli inquirenti è la posizione di due uomini, la cui identità e nazionalità non è stata rilevata, fermati nelle ore successive agli attacchi e fortemente sospettati di aver avuto un ruolo di spicco nelle azioni terroristiche.

In particolare, secondo quanto si apprende da “Jeune Afrique” uno dei due fermati è sospettato di aver partecipato all'attacco dello Stato Maggiore dell'Esercito e potrebbe anche essere un cervello dell'operazione. Mentre sul secondo uomo, sempre secondo quanto riportato dalla fonte utilizzata da “Jeune Afrique”, i sospetti sarebbero meno forti.

La situazione agli occhi degli osservatori internazionali rimane estremamente confusa e sembrerebbe che sabato sera le azioni terroristiche siano state rivendicate dal gruppo di supporto islamico e islamista di al Qaeda (GSIM), che ha affermato di agire come rappresaglia per un'operazione militare anti-jihadista francese in Mali. Del resto il primario obiettivo dell’attentato è stato l’ambasciata e l’istituto di cultura di Francia.

Fonti governative non escludono che altri terroristi siano riusciti a fuggire subito dopo l’attentato dileguandosi tra la folla del grande mercato di Ouagadougou, secondo la fonte del governo.

Certo è che proprio venerdì nella sala riunioni distrutta dall’esplosione dell’autobomba si doveva svolgere una riunione dello staff della forza anti-jihadista del G5 Sahel e che all’ultimo momento è stata cambiata la sede dell’incontro. Poteva essere una carneficina e si rafforza l’ipotesi di infiltrazioni nell’esercito di gruppi jihadisti.

Venerdì il centro di Ouagadougou è stato teatro di una vera e propria battaglia, durata circa tre ore, avvenuta tra l’altro in una zona deve è massiccia la presenza delle forze armate burkinabè in quanto sono presenti anche diversi edifici governativi.

Negli ultimi anni la capitale del Burkina Faso ha avito altri attacchi terroristici, ma questo è stato di gran lunga il più organizzato, iniziato con la violenta esplosione di un’autobomba che ha aperto la strada a due azioni di uomini armati di granate e kalashnikov. Infine gli obiettivi: non siti inermi come un ristorante o un albergo, bensì due simboli forti e protetti (l’ambasciata francese ed il quartier generale dell’esercito).


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