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Torna la “Camminata” di chi ama il turismo lento

Domenica 8 aprile appuntamento in tutta Italia con la Giornata Nazionale promossa dal Centro Turistico Giovanile per riscoprire il piacere di viaggiare insieme a piedi e vedere luoghi inconsueti e sconosciuti con occhi nuovi

di Redazione

Domenica 8 aprile torna la Camminata Ctg. La manifestazione nazionale in programma tradizionalmente per la prima domenica di Aprile è stata spostata quest'anno di una settimana a causa della concomitanza con la Pasqua. L'iniziativa, aperta a tutti, di tutte le età, è promossa dalle realtà locali del Ctg (Centro Turistico Giovanile) e vede centinaia di soci e simpatizzanti riscoprire il piacere di un turismo lento, a diretto contatto con ciò che sta intorno, non da solitari ma in compagnia.

Una filosofia del Ctg, quella delle Camminate. Le gambe come veicolo… e tutto il corpo entra in attività! Il tempo acquista una dimensione umana. Paesaggi e scorci sconosciuti ai più. Il modo stesso di guardare è diverso, perché l’occhio è di chi fa parte del territorio e conoscere richiede di immedesimarsi.

Camminare è camminare, con quel senso di libertà che procura; ma è anche saper guardare, scoprire, rendersi conto. Camminare porta ad una meta ma, se svolto come si deve – svegli e partecipi – è esso stesso una meta: l’autocoscienza di sé nell’ambiente, la capacità – non solo potenziale ma vissuta sul campo – di relazionarsi con le persone e le cose che si incontrano e si scoprono.

“Io sono la via, la verità, la vita” dice Cristo. Vivere la via è un modo per cercare la verità e incontrare la vita. La strada è il luogo per definizione della vita. Nella strada si viaggia, si gioca, si incontra, si scambia, si vede, si ascolta, si impara. Le verità costruite sui libri o sulla virtualità mediatica possono aiutare ma non sono la risposta definitiva. La strada è il confronto, la relazione. E camminare è il modo più vero di vivere la verità della strada. Non rinchiusi in scatole metalliche, destinate a strumentalizzare la strada come tragitto ignorando cose e persone. Non la moto e la bici, che – in modo sia pure molto diverso – sono figlie del correre sopra.

Le Camminate Ctg vanno oltre. Non sono i trekking – tanto di moda – ai confini del mondo. Non sono le traversate da rifugio a rifugio. Non sono corse camuffate o camminate non competitive. Non sono manifestazioni di massa, con adesivi, contrassegni e punti di ristoro volanti. Non sono visite guidate, con codazzi di persone imbevute di informazioni.

La Camminata Ctg può essere tante cose… Ogni volta un socio che funziona da animatore. L’ha concepita, ne conosce i segreti, gli spunti, gli scorci e li suggerisce durante il cammino. Poi ci sono le sorprese, il fiore, l’albero, il giardino, la villa o la casa contadina, le persone, il lavoro e quant’altro. Se qualcuno invita, si può entrare in una casa, bere un caffè, gustare l’ospitalità e gli umori.

La Camminata Ctg, infine, si fa in gruppo, e durante il cammino si parla con uno o l’altro e ognuno ha un pensiero, un’emozione, una conoscenza e ha il piacere di condividerle. La Camminata Ctg può finire con i piedi sotto la tavola di qualche osteria di campagna, dove continuare a parlare, a ridere, a gustare l’ambiente umano oltre che gastronomico.

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