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Il nostro obiettivo? È la salute per tutti

In occasione della Giornata mondiale della Salute l’Istituto rilancia il proprio impegno rivolto al sostegno della ricerca scientifica e ribadisce l’importanza delle vaccinazioni nella lotta contro le malattie infettive e l’antibiotico resistenza. La mission della Rete dei 33 istituti Pasteur condivide il messaggio dell’Oms: "Universal health coverage: everyone, everywher"

di Redazione

Prevenzione e controllo delle epidemie, ricerca scientifica e, infine, educazione e training. Sono questi i tre interventi su cui punta la rete degli Istituti Pasteur per raggiungere l’obiettivo che è al centro della Giornata mondiale della salute, che si celebra il 7 aprile: Universal health coverage: everyone, everywhere, ovvero la copertura sanitaria universale per tutti e dovunque. È il messaggio dell’Oms che viene sostenuto dalla campagna Health for all (ovvero Salute per tutti).

Un obiettivo che la Rete Internazionale dei 33 Istituti Pasteur in tutto il mondo condivide con l’Oms, con la quale nel 2012 ha siglato un accordo di cooperazione per la tutela della salute globale in risposta alle epidemie, mettendo a disposizione l’esperienza dei propri ricercatori e dei propri tecnici. E nel 2014 ha dato vita al Center for Global Health (CGH) che ha sede presso l’Istituto Pasteur di Parigi e che, sotto la guida di Arnaud Fontanet e con la partecipazione degli esperti appartenenti alla Rete Internazionale Pasteur, interviene per migliorare le condizioni di salute in tutto il mondo.


La professoressa Angela Santoni con i ricercatori dei Laboratori Pasteur

«Stiamo attraversando un periodo di grandi cambiamenti in campo biomedico: le malattie emergenti e riemergenti rappresentano una minaccia globale e le nuove tecnologie permettono di studiare strategie alternative efficaci» afferma la professoressa Angela Santoni, Direttore Scientifico dell’Istituto Pasteur Italia dal 2009. «Il ruolo di una cooperazione internazionale è essenziale per consolidare le strategie e risolvere i problemi di salute pubblica con i nuovi mezzi a disposizione. In questo contesto la presenza in Italia di un Istituto Pasteur è fondamentale e negli ultimi anni, infatti, il dialogo e le collaborazioni tra il nostro Istituto e gli altri della Rete Internazionale si sono intensificate».

Sul lato della prevenzione, l’Istituto Pasteur Italia ricorda l’importanza della vaccinazione, che protegge l’uomo da malattie gravi e potenzialmente mortali e costituisce uno dei più potenti strumenti a disposizione della sanità pubblica. La vaccinazione è oggi considerata l’indicatore per eccellenza dello stato di salute del mondo.
Sul fronte del controllo delle epidemie, dopo l’emergenza Ebola (nel 2014 la comunità pasteuriana internazionale si è unita organizzando task force e laboratori mobili nelle zone interessate) e di fronte alla necessità di rafforzare la capacità di sviluppare azioni di contrasto alle infezioni emergenti nell’Africa occidentale, è stato fondato un nuovo (il 33°) Istituto Pasteur a Conakry, Guinea. Recentissime invece le notizie di epidemie di Febbre Gialla in Brasile (febbraio 2018) e di Febbre Lassa in Nigeria (marzo 2018): contro l’emergenza di queste gravi infezioni virali è stata subito allertata la comunità internazionale degli esperti degli Istituti Pasteur, che hanno messo a disposizione la loro esperienza tecnica per fronteggiare il problema.

Con l’obiettivo di garantire la salute per tutti, l’Istituto Pasteur Italia lavora quotidianamente su tematiche di interesse globale grazie al prezioso contributo dei suoi ricercatori. Il sostegno che l’Istituto fornisce, finanziando progetti di ricerca scientifica d’eccellenza nei campi delle malattie infettive e dell’antibiotico resistenza, rappresenta il principale strumento per contrastare e sconfiggere le malattie.

Per quanto riguarda la ricerca scientifica i fronti principali riguardano lo studio di malattie infettive e il cancro. Virus, batteri e parassiti hanno un impatto drammatico sulla nostra società. Alcuni tipi di infezioni croniche, per esempio, sono fra i fattori responsabili di patologie autoimmuni (sclerosi multipla; artrite reumatoide; sindrome di Guillan-Barré) e di tumori (cancro del fegato; linfoma; il tumore dello stomaco). Studiare come i microbi interagiscono con il nostro organismo è essenziale per prevenire e curare le malattie associate, per migliorare la qualità della vita e diminuire i costi per la società. In questo ambito l’Istituto Pasteur ha finanziato importanti studi sull’epatite virale (B e C) che, degenerando in infezioni croniche, può evolvere in cirrosi e cancro al fegato. Negli ultimi 20 anni le morti causate da infezioni del fegato e malattie associate sono aumentate del 63%. Gli studi effettuati dall’Istituto Pasteur Italia, alcuni dei quali in collaborazione con l’Istituto Pasteur di Parigi, hanno chiarito gli squilibri del sistema immunitario che, in caso di infezione, creano un ambiente favorevole allo sviluppo del tumore e indicano la via verso nuovi approcci diagnostici e terapeutici.

Tra le più grandi sfide della medicina contemporanea vi è la resistenza agli antibiotici e nel nostro Paese è tra le più elevate. Secondo alcune stime, nel 2050 le infezioni resistenti agli antibiotici potrebbero essere la prima causa di morte al mondo, superando i decessi per cancro. A fronte di 4 milioni di infezioni oggi in Europa si registrano oltre 37mila decessi l’anno; preoccupante la situazione negli ospedali italiani dove le infezioni da germi antibiotico-resistenti causano circa 7 mila decessi l’anno. Gli studi e i progressi ottenuti in questo ambito grazie ai progetti finanziati dall’Istituto Pasteur hanno permesso importanti passi in avanti nell’identificazione e nella sperimentazione di nuove strategie e sostanze da utilizzare contro i batteri che hanno acquisito multi resistenza ai farmaci.

Infine, per quanto riguarda l’educazione e il training, il terzo intervento per arrivare alla Salute per tutti da quattro anni l’Istituto Pasteur Italia organizza con l’Istituto Pasteur di Pargi un corso internazionale sulle infezioni virali di interesse globale, che richiama giovani ricercatori provenienti da tutto il mondo e, tra i docenti, vede la partecipazione di esperti mondiali nel campo della ricerca biomedica. Quest’anno il corso di terrà dal 9 al 14 luglio.
Inoltre, l’Istituto promuove eventi di divulgazione per diffondere conoscenza scientifica, tra cui incontri sui temi della prevenzione delle malattie attraverso, per esempio, vaccinazione, alimentazione e attività fisica. Il programma di divulgazione è particolarmente ben avviato nell’ambito delle scuole e nel 2016 l’Istituto Pasteur Italia ha iniziato una felice collaborazione con IBSA Foundation for Scientific Research, da cui è nata la collana “I Ragazzi di Pasteur” (Carocci editore). Una collana di libri in cui un testo scientifico scritto da un esperto dell’Istituto Pasteur è accompagnato da un fumetto realizzato dalla Scuola Romana dei Fumetti. Particolarmente rilevanti nell’ambito dell’educazione alla salute sono i volumi Guardie e Ladri, storie di virus e batteri di Angela Santoni e Alberto Mantovani; Storie sui vaccini, dalle epidemie del passato alle bufale in rete di Andrea Grignolio; Le infezioni sessualmente trasmesse di Barbara Suligoi e Maria Cristina Salfa (di prossima pubblicazione).


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