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Lavoro, 30mila giovani puntano sull’agricoltura

Nella sua analisi la Coldiretti rileva come le nuove generazioni con una crescita del 6% nel 2017 siano il motore dell'agricoltura: sono oltre 55mila le imprese agricole italiane condotte da under 35. Le domande presentate per i Psr (Piani di sviluppo rurale dell'Unione europea) già superano di circa il 44% il totale degli insediamenti previsti per l’intera programmazione fino al 2020

di Redazione

Il lavoro dei giovani cresce nei campi. Sono quasi 30mila quelli che nel biennio 2016/17 hanno presentato in Italia domanda per l’insediamento in agricoltura dei Piani di sviluppo rurale (Psr) dell’Unione Europea.
È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti in relazione agli ultimi dati Istat che indicano un calo dello 0,9% della disoccupazione giovanile in Italia rispetto a febbraio 2018 e del 4,4% su marzo 2017.

Le nuove generazioni – sottolinea la Coldiretti in una nota – sono il motore dell’agricoltura del futuro con una crescita del 6% nel 2017 per un totale di 55.121 imprese agricole italiane condotte da under 35 che pone l’Italia al vertice nell’unione Europea.

A guardare ancora i dati si osserva che le aziende agricole dei giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più. I giovani agricoltori – rileva ancora la Coldiretti – usano il web e la tecnologia, 1 su 4 è laureato e conosce, almeno a livello scolastico, una o più lingue straniere, di solito l’inglese, mentre 8 su 10 sono abituati a viaggiare e andare all’estero, una caratteristica che permette di raggiungere e inserirsi in nuovi mercati e di mandare i propri prodotti in giro per il mondo.

Secondo un recente sondaggio Coldiretti/Ixè, nel 57% dei casi oggi un giovane preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (18%) o fare l’impiegato in banca (18%). Per sostenere gli aspiranti colleghi imprenditori, i giovani della Coldiretti hanno costituito anche una speciale task force che opera a livello territoriale con tutor, corsi di formazione e consigli per accesso al credito.

Per la Coldiretti quello in atto è un cambiamento epocale che non accadeva dalla rivoluzione industriale, il mestiere della terra non è più considerato l’ultima spiaggia di chi non ha un’istruzione e ha paura di aprirsi al mondo, ma è la nuova strada del futuro per le giovani generazioni istruite e lo dimostra il fatto che le domande presentate per i Psr già superano di circa il 44% il totale degli insediamenti previsti per l’intera programmazione fino al 2020.

In apertura photo by Austin Ban on Unsplash


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