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Parchi giochi inclusivi: l’inaugurazione nei primi sei comuni

L'anno scorso Uildm dedicò la sua raccolta fondi al progetto “Giocando si impara”. Ora i primi sei comuni stanno istallando i giochi per tutti nei loro parchi giochi. In Italia solo il 5% dei parchi è inclusivo o ha al proprio interno almeno una giostra o un gioco accessibile anche a bambini con disabilità

di Redazione

Milano, Arezzo, e poi Moniga del Garda (BS), Omegna (VB), Pietrasanta (LU), Vicenza: sono i primi comuni in cui UILDM sta installando giochi inclusivi grazie alla raccolta fondi realizzata nel 2017 attraverso il numero solidale e la distribuzione di 30mila tavolette di cioccolata, rendendo così i parchi di queste città dei parchi per tutti. Altri comuni si aggiungeranno nel corso dell’anno. L’installazione di queste giostre inclusive rientra nell’ambito di “Giocando si impara”, che UILDM sostiene dal 2017 e che si propone di difendere il diritto al gioco – sancito sia dalla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità sia dalla Convenzione Onu sui diritti del fanciullo – anche per i bambini con disabilità, attraverso la realizzazione di parchi gioco inclusivi nelle comunità locali.

La prima è stata Milano: il 21 aprile scorso ha inaugurato il parco giochi accessibile e inclusivo dei Giardini Montanelli. Il progetto ha visto la collaborazione di diverse realtà: UILDM, L’Abilità, Disabili No Limits e Inter Campus, con il supporto organizzativo dell’Associazione Agiamo (Amici dei Giardini Montanelli). In particolare, il contributo di UILDM si è sviluppato sia sul fronte economico, per il finanziamento di alcune giostre accessibili, sia a livello progettuale, attraverso la partecipazione a tutto il processo di valutazione e di selezione delle giostre, insieme agli altri interlocutori in dialogo. L’inaugurazione (in foto) è stata a cura del Comitato Promotore della Fondazione di Comunità Milano e Fondazione Cariplo, con il patrocinio del Comune di Milano.

Venerdì 4 maggio sarà la volta di Arezzo: presso il Parco Pertini verrà inaugurata l’altalena accessibile a bambini su sedia a rotelle, con il suo pavimento smorza cadute e due pannelli ludici sensoriali.

Degli oltre 8.000 comuni italiani, solo poco più di 350 hanno parchi inclusivi e/o parchi che al proprio interno prevedono almeno una giostra adatta anche a bambini con disabilità: una percentuale davvero bassa, che non arriva al 5% della copertura nazionale. In Italia su questo tema non esiste una normativa di riferimento applicabile alle attrezzature ludiche e le iniziative sono lasciate all’intraprendenza di amministrazioni pubbliche o di privati sensibili al problema.
 «Avere giochi e aree gioco alla portata di tutti i bambini significa far crescere la comunità e la società perché giocare insieme permette di fare amicizia, maturare affetti e crescere come adulti consapevoli – spiega Marco Rasconi, presidente nazionale UILDM – Inoltre, giocare all’aperto, al parco o in un’area verde, permette di sperimentarsi nel proprio corpo e sviluppare la propria autonomia, indispensabile per sentirsi liberi, per essere liberi e sviluppare l’autostima e il rispetto per sé stessi e gli altri».