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I buoni frutti dell’adozione: il messaggio di Mattarella al Ciai

«Adottare un bambino che provenga da un altro Paese con una lingua e tradizioni diverse, significa aprire nella propria famiglia e nella società domestica vicina uno spazio di accoglienza e crescita destinato a portare frutti»: questo il messaggio che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato al Ciai

di Redazione

«Adottare un bambino che provenga da un altro Paese con una lingua e tradizioni diverse, significa aprire nella propria famiglia e nella società domestica vicina uno spazio di accoglienza e crescita destinato a portare frutti»: questo il messaggio che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rivolto agli oltre 600 partecipanti alla quattro giorni organizzata da CIAI, Centro Italiano Aiuti all’Infanzia, per celebrare i suoi 50 anni di attività.

Seicento persone di tutte le età, dai 5 mesi agli 80 anni, famiglie e sostenitori provenienti da tutte le regioni italiane, con 12 Paesi rappresentati (India, Cambogia, Thailandia, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Colombia, Colombia, Equador, Romania, Vietnam, Corea e Italia). Tanti i

video messaggi di auguri dei testimonial d’eccezione, tra cui Maria Amelia Monti, Gioele Dix, Pamela Villoresi, mentre l’attore Antonio Catania, da anni testimonial di CIAI, ha partecipato personalmente alla giornata di festa, portando la sua testimonianza di amicizia.

«È stata una soddisfazione immensa vedere così tante famiglie al 50° anniversario della nostra organizzazione, la prima in Italia ad occuparsi di adozione internazionale, che rappresenta oggi una comunità di oltre 1.400 soci. Il nostro obiettivo per i prossimi 50 anni è quello di contribuire a creare un mondo più giusto dove ogni bambino solo o abbandonato possa essere trattato e curato con lo stesso amore e lo stesso impegno che si dedica a un figlio, senza distinzione di colore della pelle, stato di salute o religione», ha commentato Paola Crestani, Presidente di CIAI.

Di seguito il messaggio integrale del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, che ha voluto esprimere la sua vicinanza e apprezzamento all’attività e all’impegno di CIAI. Il messaggio è stato letto all’apertura dei lavori domenica 29 aprile:

«Nel cinquantesimo anniversario di fondazione del Centro Italiano Aiuti all’Infanzia, desidero esprimere a tutti i partecipanti alla manifestazione il mio apprezzamento per l’impegno dedicato al sostegno e alla difesa dei minori. Lo strumento della adozione internazionale, anche a distanza, ha una grande importanza civile, mette in contatto culture e popoli, esprime una scelta solidaristica nei confronti dell’infanzia abbandonata, esprime un’idea forte di universalità dei diritti.

Adottare un bambino che provenga da un altro Paese con una lingua e tradizioni diverse, significa aprire nella propria famiglia e nella società domestica vicina uno spazio di accoglienza e crescita destinato a portare frutti. Essere accolto e crescere all’interno di un ambiente familiare sereno rappresenta un fondamentale diritto del minore e un bene sociale irrinunciabile. Compiere sforzi, attraverso progetti mirati per sostenere le famiglie più vulnerabili in Paesi lontani, affinché possano fronteggiare situazioni di crisi ed emergenza, costituisce un’opera altamente lodevole. L’azione sviluppata dal CIAI in mezzo secolo di vita, con una costante crescita di esperienze e affinamento nella protezione, promozione del benessere e inclusione dell’infanzia, merita incoraggiamento.

Ogni azione di tutela dei diritti dei bambini contribuisce a rendere il mondo migliore. A tutti i presenti rivolgo un cordiale saluto e un sentito augurio per il pieno successo dell’iniziativa».