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Lavori in corto, ciak sulla salute mentale

Lanciata la settima edizione del concorso cinematografico nazionale rivolto a under 35. Il sottotitolo scelto per quest’anno è “IndipendenteMente”. Il bando promosso dall'associazione nazionale Museo nazionale del cinema di Torino è aperto fino al 31 luglio e prosegue nella mission di sensibilizzare su temi di rilevanza sociale.

di Redazione

Non è certo un caso che al lancio della settima edizione del concorso cinematografico nazionale “Lavori in corto”, venerdì 4 maggio, sia stato proiettato il film “Je so’ pazzo” di Andrea Canova, un documentario ambientato nell’ex-Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Napoli dove negli ultimi anni un gruppo di giovani volontari e cittadini attivi hanno dato vita a una serie di iniziative a favore della comunità del territorio. L’edizione 2018, infatti, è rivolta a giovani registi interessati a esprimersi sul tema della salute mentale come suggerisce anche il sottotitolo di Lavori in corto “IndipendenteMente”.
Il concorso cinematografico nazionale per cortometraggi e documentari è un progetto dell’Associazione Museo nazionale del Cinema con il patrocinio della Città di Torino e della regione Piemonte ha il sostegno di Sicurezza e Lavoro, Film- Commission Torino Piemonte, e con la collaborazione di Centro Studi Sereno Regis, Centro San Liborio – FabLab Pavone, MAC, Psicologia Film Festival, Associazione Sinestesia, Rete del Caffè Sospeso.
“Lavori in Corto” è rivolto ad autori under 35 residenti sul territorio nazionale. Il progetto del concorso continua a svolgere la sua mission: sensibilizzare su temi di rilevanza sociale attraverso il linguaggio audiovisivo e le storie dei film in concorso.

«Giungere alla settima edizione significa che un concorso come il nostro, vicino a tematiche scomode e importanti per il nostro presente, può e deve (r)esistere» dichiara la direttrice artistica Valentina D'Amelio. «Abbiamo investito molto, soprattutto in termini di passione e impegno civile, e crediamo che Lavori in Corto possa essere un modo unico per sensibilizzare la cittadinanza e i giovani autori intorno a tematiche complesse e poco raccontate dai media. Esiste un filo rosso tra la prima edizione e oggi ed è la dimensione umana sempre al centro del nostro progetto».

IndipendenteMente è il sottotitolo scelto per un’edizione che intende narrare la complessità del mondo della salute mentale attraverso film che restituiscano esperienze positive, documentando la ricchezza dell'incontro e dello scambio tra persone con disagio mentale e non, opere che elaborino in senso creativo la sofferenza, film che ribaltino stereotipi cercando di aprire gli occhi agli spettatori, senza dimenticare sguardi critici di situazioni e contesti che devono e possono cambiare.

Il bando di Lavori in Corto rimarrà aperto fino al 31 luglio prossimo. I film selezionati saranno proiettati durante un Festival che si svolgerà a ottobre presso gli spazi della rete delle Case del Quartiere di Torino e al Centro Studi Sereno Regis, con premiazione finale il 29 ottobre.

Il primo premio di 1000 euro è intitolato per il quinto anno ad Armando Ceste. Previsto un premio di 300 euro offerto da “Sicurezza e Lavoro”, rivista nazionale per la promozione di salute, sicurezza e diritti nei luoghi di lavoro. Il premio sarà assegnato al film che saprà meglio documentare le storie e le esperienze con il mondo lavorativo delle persone con disagio mentale. Infine il premio Film Commission Torino Piemonte consistente nell'utilizzo di un modulo produttivo della sede di via Cagliari per due settimane.

In apertura foto Pexels


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