Welfare & Lavoro

Invalidità per i malati oncologici: l’Inps semplifica l’iter

Il protocollo sperimentale è stato presentato oggi a Roma dal Presidente dell’Inps. I medici dell'istituto utilizzeranno il certificato oncologico introduttivo redatto dagli specialisti, chiedendo una sola visita Inps. In casi particolari il giudizio medico per l'invalidità potrà essere espresso sulla base della certificazione specialistica oncologica, evitando quindi anche la visita

di Redazione

Tutti gli elementi necessari all’Inps per la sua valutazione medico-legale per accertare l’invalidità di persone con patologie oncologiche, saranno raccolti già durante il ricovero o la cura presso le strutture sanitarie specialistiche, velocizzando così tutte le procedure ed evitando ai malati ulteriori esami o accertamenti. Il protocollo sperimentale è stato presentato oggi a Roma dal Presidente dell’INPS Tito Boeri, dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e dal Presidente degli Istituti Fisioterapici Ospitalieri (IFO) Francesco Ripa di Meana. L’accordo permetterà l’attivazione tempestiva della pratica di invalidità presso l’INPS fatta dall’oncologo al momento della diagnosi.

Si tratta di un secondo protocollo (ma il primo del genere in ambito oncologico): già nell’aprile 2017 l’Inps firmò con i tre ospedali pediatrici più importanti d’Italia (il Bambino Gesù di Roma, il Gaslini di Genova e il Meyer di Firenze) un protocollo sperimentale di 18 mesi per semplificare l’iter sanitario a cui i bambini con disabilità e/o con determinate patologie devono sottoporsi per avere il riconoscimento delle prestazioni assistenziali a cui hanno diritto, a cominciare dall’invalidità civile. Anche questo nuovo protocollo durerà 18 mesi e permetterà ai medici di utilizzare il certificato oncologico introduttivo, con una sola visita Inps prevista. Nei casi di documentata gravità della patologia tuttavia il giudizio medico per il rilascio delle prestazioni di invalidità potrà essere espresso sulla base della certificazione specialistica oncologica della struttura abilitata, evitando quindi anche la visita Inps.

Pochi giorni fa l’Inps ha annunciato, sulla falsariga di questi due protocolli sperimentali, di arrivare ad un percorso analogo anche per le persone con sclerosi multipla.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA