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Lo sguardo Altrove, arte contro l’indifferenza

È in programma dall’11 al 13 maggio a Milano, nel Chiostro del convento dei Frati Cappuccini in viale Piave 2, la mostra “Lo Sguardo Altrove – Sculture e Versi contro l’indifferenza corale”. Al centro dell’attenzione le persone senza dimora guardate e viste da un’inedita prospettiva

di Antonietta Nembri

Un percorso esperienziale è quello che propone la mostra "Lo Sguardo Altrove – Sculture e Versi contro l'indifferenza corale" che a MIlano dall’11 al 13 maggio animerà il chiostro del convento dei Frati Cappuccini di viale Piave 2. Un evento artistico che vede la collaborazione di Opera San Francesco e la partecipazione di fio.Psd (Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora) e di Comieco. Nei tre giorni di esposizione i visitatori potranno vivere un’esperienza originale tra le sculture di Matteo Volpati e i versi di Guido Lopardo, ideatori del progetto. Le opere sono realizzate con con dimensioni e sembianze umane, contaminate dalle parole dirette e dai ritmi mistilinei delle poesie tratte dalla raccolta “La Corazza di Ettore".


L'intensità dei volti di due sculture di Matteo Volpati che saranno in mostra dall'11 al 13 maggio

Al centro delle sculture le persone senza dimora rappresentate dagli artisti attraverso una prospettiva inedita nella loro condizione di povertà, solitudine ed emarginazione. «Il concetto dello “sguardo altrove” – tratto da un verso della poesia “Lacrime Sporche”, la stessa che mi ha portato a conoscere Matteo – ha assunto sempre più spessore. Fino ad arrivare a sintetizzare l’obiettivo più profondo di questa mostra: non tanto segnalare l’esistenza del fenomeno della povertà o della condizione dei senza dimora, quanto mettere al centro noi stessi e tutte le persone “normali” che con noi condividono la corale indifferenza al problema. Siamo indifferenti, seppur consapevoli, ed è questo, credo, l’aspetto che fa più male», ha dichiarato Guido Lopardo.
«Le persone senza dimora sono gli ultimi, sono i disperati che tutti tendiamo a dimenticare», ha aggiunto Matteo Volpati. «Tuttavia, se ci fermassimo a prestare loro attenzione, potremmo coglierne la ricchezza di sfumature. È quello che ho cercato di fare con le mie sculture: catturarne e rappresentarne tutta l'umanità»

Perché lo “sguardo altrove” del titolo è quello che troppo spesso i più, una grande fetta della popolazione, ha nei confronti di un’umanità che viene percepita come “altra” e dunque non considerata, un atteggiamento comune e condiviso che alimenta e aggrava il problema di chi vive senza una dimora, in strada, tra i cartoni e appunto l'indifferenza di chi distoglie lo sguardo, appunto, volge lo "sguardo altrove".

La mostra è la combinazione di scultura e poesia, le due forme espressive diventano un solo linguaggio declamato a due voci. Tutto è coerente: le opere (sia le sculture, sia le poesie) sono state create con cartoni di scarto. Quegli stessi che troppe volte diventano un tetto, una coperta e quasi una seconda pelle per le persone senza fissa dimora. «Le forme modellate con maestria da Matteo Volpati mostrano chiaramente di essere state realizzate da chi ha la stessa sensibilità e l’attenzione che vediamo nei volti dei nostri volontari che prestano ogni giorno servizio in Osf. I versi di Guido Lopardo comunicano tutta la consapevolezza e l’umanità di chi ha osservato con attenzione chi è in cerca di aiuto, per poi raccontarlo», ha commentato Padre Maurizio Annoni, presidente di Opera San Francesco, portando l’attenzione anche su chi non volge lo sguardo altrove, come gli oltre 930 volontari e i benefattori di Osf.

La mostra ha il patrocinio del Comune di Milano e il patrocinio e contributo del Municipio 3. L'inaugurazione è in programma venerdì 11 maggio alle ore 18.30 con l’illustrrazione del giornalista Leonardo Servadio. La serata prevede la lettura di alcune poesie a cura di Ottavio Tonti, con musiche originali di Cosimo G. Lopardo.

Sabato 12 e domenica 13 maggio il chiostro sarà aperto dalle ore 10 alle 19.30.