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Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno nel 2017 raddoppia le erogazioni

Oltre 5 milioni di euro di erogazioni deliberate nel 2017, che aumentano del 52% rispetto al 2016. Migliorano decisamente anche i ricavi: cresce del 60% l’avanzo di esercizio. «Uno sforzo straordinario per mantenere la coesione sociale, aggredire le conseguenze del terremoto e, soprattutto, dare alla nostra comunità lo slancio per iniziare a correre insieme», sottolinea il presidente Angelo Davide Galeati

di Redazione

L’Organo di indirizzo ha approvato il Bilancio 2017 della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, disponibile sul sito internet. Il documento, con il quale la Fondazione rende il conto alla comunità degli obiettivi, delle scelte strategiche, delle iniziative intraprese, dei risultati raggiunti e non raggiunti, e degli obiettivi di miglioramento che l’ente intende perseguire, è la fotografia di un anno molto intenso, che ha visto la Fondazione in prima linea su più fronti.

Il dato che emerge in maggior rilievo è senz’altro relativo alle erogazioni deliberate in corso di esercizio, che registrano un aumento del 52% rispetto all’anno precedente, attestandosi come valore assoluto al di sopra della soglia dei 5 milioni di Euro.

«Abbiamo messo in campo uno sforzo straordinario – ha commentato il presidente Angelo Davide Galeati – per mantenere la coesione sociale, aggredire le conseguenze del terremoto e, soprattutto, dare alla nostra comunità, che non ha mai smesso di camminare, lo slancio per iniziare a correre insieme. Tutto questo è stato possibile anche grazie ai ricavi, che hanno superato i 10 milioni di Euro con una crescita del 60% rispetto allo scorso anno».

Nel corso del 2017 la Fondazione ha avviato, in partnership con organizzazioni non profit ed il coinvolgimento degli enti pubblici territoriali, 53 interventi in ambito sociale per favorire l’inserimento lavorativo dei giovani, il potenziamento dell’innovazione didattica a beneficio degli studenti, il supporto alle famiglie fragili, il sostegno alle categorie sociali deboli con interventi mirati ad accrescere la qualità della vita, l’accoglienza ai minori. Sempre in ambito sociale, il 2017 ha visto l’inaugurazione e apertura al pubblico, ad Ascoli Piceno, della Bottega del Terzo Settore, che ha iniziato a proporsi come un luogo aperto alla comunità dove le persone – soprattutto i giovani – si danno appuntamento ogni giorno per studiare, incontrarsi, approfondire, lavorare insieme, organizzare eventi, presentazioni, corsi di formazione, condividendo idee e percorsi. Nei primi due mesi di apertura la Bottega aveva già registrato oltre 1.500 ingressi e 15 eventi pubblici.

Nel settore arte, attività e beni culturali, oltre al sostegno all’Istituto superiore Cecco D’Ascoli, sono stati realizzati convegni, festival musicali, manifestazioni artistiche, ed è stato assicurato il supporto a 59 iniziative di diversa entità diffuse nel territorio di riferimento.

Ma la più gran parte delle risorse messe in campo dalla Fondazione si è concentrata sull’attuazione del Masterplan Terremoto. Dagli interventi di primo soccorso fino alla approvazione di 10 grandi progettualità – già avviate – per il rilancio dell’enogastronomia e

del turismo di scoperta del Piceno, dalla valorizzazione di spazi di incontro e di formazione per favorire l’ospitalità dei giovani fino al recupero e valorizzazione dei beni culturali ed architettonici, la Fondazione ha mobilitato 193 soggetti pubblici e privati, imprese, organizzazioni non profit, amministrazioni locali.

Inoltre, grazie alla collaborazione attivata con l’Associazione delle Fondazioni e Casse di Risparmio, ben 125 piccole e medie imprese del cratere sismico, sempre nel 2017, hanno beneficiato di un Fondo di garanzia per l’accesso al credito, ottenendo un importo complessivo di oltre 3 milioni di Euro per la crescita.

Le progettualità che hanno richiesto maggior impegno di risorse da parte della Fondazione sono oggetto di studio da parte di un team di esperti. «Insieme all’Università – ha sottolineato Galeati – stiamo creando un team di persone dedicato alla valutazione di impatto, per capire la ricaduta degli interventi messi in campo e, soprattutto, cosa c’è da migliorare in modo da massimizzare gli effetti degli investimenti a beneficio della comunità».

Lo straordinario sforzo erogativo è stato possibile anche grazie ai ricavi. L’avanzo di esercizio, che in due anni è aumentato in termini percentuali del 133%, nel 2017 è stato infatti pari a Euro 10,5 milioni di Euro, contro i 6,6 milioni di Euro del 2016 (aumento del 60%) ed i 4,5 milioni di Euro del 2015.

La voce imposte si attesta su un valore pari a 2,6 milioni di Euro, con un incremento di 650.000 Euro rispetto al consuntivo 2016. Tale variazione significativa è imputabile all’applicazione di nuove norme di legge che hanno esteso la base imponibile dei dividendi incassati dagli enti non commerciali nell’anno 2017, dal 74,77% al 100% del valore del dividendo.

Una apposita sezione è dedicata alla indagine di customer satisfaction in merito all’operato della Fondazione, condotta insieme all’Università Politecnica delle Marche, con interviste realizzate a 751 stakeholder della Fondazione. In relazione al modo di operare della Fondazione, nel complesso l’89,4% degli intervistati si dichiara soddisfatto della capacità della Fondazione di coinvolgere la comunità ascoltandone i bisogni e le esigenze.

Il Bilancio sociale 2017 della Fondazione è coerente con le indicazioni ed i principi di rendicontazione contenuti nelle linee guida AA1000AS (2008) Assurance Standard, come verificato dall’ente terzo indipendente RINA Service Spa su incarico della Fondazione stessa.


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