Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Cooperazione & Relazioni internazionali

A Milano si radunano i maggiori esperti di adozione internazionale

Dopo 10 anni tornano a incontrarsi in Italia i rappresentanti di tutti gli Enti europei che si occupano di adozioni internazionali. La EurAdopt International Conference si interrogherà sul se e come l’adozione possa rappresentare una risposta che tutela il superiore interesse del bambino

di Redazione

Si svolgerà il 24 e 25 maggio a Milano presso il Palazzo delle Stelline “EurAdopt International Conference”, la Conferenza Internazionale di EurAdopt che ogni due anni riunisce in un diverso Paese europeo esperti da tutto il mondo per esaminare le tematiche peculiari relative all’Adozione Internazionale.

La Conferenza Internazionale di EurAdopt, il network fondato a L’Aja nel 1993 composto oggi da 26 enti che si occupano di Adozioni Internazionali e che ogni anno con il loro operato permettono a circa 1.400 bambini di trovare una famiglia, viene realizzata e organizzata in Italia dopo dieci anni grazie al contributo di CIAI, Centro Italiano Aiuti all'Infanzia, ente del Terzo Settore autorizzato per le Adozioni Internazionali che da 50 anni si occupa dei bambini soli e abbandonati in diversi Paesi del mondo creando legami con le comunità, la società, la scuola. CIAI, prima organizzazione in Italia ad occuparsi di Adozione Internazionale, ha contribuito alla stesura della Legge 184/83 che regolamenta l’Adozione Internazionale nel nostro Paese e la Convenzione Internazionale dell’Aja del 1993. CIAI è membro di EurAdopt di cui è stato cofondatore.

«Dobbiamo mettere i bambini più vulnerabili, i bambini soli e senza famiglia al centro della nostra attenzione e del nostro impegno», sottolinea la presidente CIAI, Paola Crestani, «L'adozione internazionale può essere uno strumento potente e definitivo di protezione dell'infanzia ma deve essere praticata con grande attenzione e trasparenza, assoluta professionalità e tenendo in considerazione le specifiche necessità di ogni bambino”.

In questa edizione i rappresentati di tutti i membri del network e delle Autorità Centrali dei Paesi di origine e di accoglienza dei bambini (tra cui naturalmente l’Italia), oltre ai membri delle organizzazioni accreditate, come ISS e UNICEF, agli operatori e ancora accademici, psicologi e avvocati, cercheranno di confrontarsi, attraverso il reciproco scambio di opinioni, esperienze e punti di vista, sul se e come l’adozione possa rappresentare una risposta che tutela il superiore interesse del bambino.

«L’adozione internazionale è cambiata: lo dicono i numeri, lo dicono le storie di bambini segnalati ed anche le disponibilità delle famiglie che si candidano all’adozione. Anche il contesto sociale e culturale è profondamente mutato, sia nei Paesi di origine dei bambini che in quelli di accoglienza e la percezione sull’impatto dell’adozione è in crisi», chiarisce il presidente EurAdopt, Angelo Moretto,«Gli effetti delle adozioni fatte male, superficialmente o addirittura in modo fraudolento, sono cronaca quotidiana che spaventa e allontana dal progetto adottivo. Come possiamo assicurare il più alto livello di protezione ai bambini in stato di abbandono?».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA