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Prioritario costruire una società aperta e solidale

Approvato dal consiglio Provinciale delle Acli Milanesi il documento sull’immigrazione dal titolo “Controvento: costruire una società aperta e solidale”. Nel corso della stessa riunione si è deciso di potenziare l’area migrazioni con la nomina di un componente della Presidenza dedicato e coadiuvato da un gruppo di lavoro specifico. La scelta è caduta su Amalia Fumagalli

di Redazione

Approvato all’unanimità, nel pomeriggio di lunedì 14 maggio, dal Consiglio Provinciale delle Acli Milanesi il documento sull’immigrazione. Un tema, come ha sottolineato il presidente provinciale Petracca: «Una priorità per il Movimento. Oggi la questione migranti è divenuta il terreno decisivo su cui si gioca il nostro modello di convivenza nel vecchio continente. Per questo come Acli abbiamo scelto di adoperarci da alcuni decenni (con un movimento che è nato dal territorio) nel “parlare la stessa lingua per affermare il potere diffuso della conoscenza” attraverso le molte scuole di italiano per stranieri presenti nei nostri circoli, sulla scorta delle scuole popolari dei decenni precedenti e avendo sempre presenti gli insegnamenti di padri e profeti come don Lorenzo Milani. Ma non solo: sempre più circoli con sempre maggiore qualità hanno lavorato e lavorano per promuovere, accompagnare e sostenere i “nuovi italiani” presenti nelle comunità locali con mille iniziative diverse (incontri multi culturali e multi etnici a partire dal cibo, iniziative ecumeniche e di dialogo interreligioso, proiezioni cinematografiche, rappresentazioni teatrali, mostre fotografiche, dibattiti pubblici, feste, semplici occasioni di incontro, di dialogo e di amicizia e di solidarietà, etc.), con le donne (italiane e non) sempre protagoniste e sempre in prima linea».

Il documento approvato (in allegato la versione integrale) ripercorre i più importanti interventi in tema di integrazione delle Acli Milanesi, ma insieme si pone ambiziosi obiettivi: «Occorrerà riprendere – si legge nel documento – con nuovo vigore la nostra partecipazione ai tavoli istituzionali della Prefettura e dei Comuni. Collaborare con tutti non solo per una “Milano senza muri” ma per un’area metropolitana sempre più accogliente. Occorrerà diffondere le buone pratiche in un’opera di contaminazione positiva (perché esse sono davvero capaci di far nuove le Acli). Occorrerà avventurarsi per sentieri non ancora percorsi verso un grande progetto integrato tra competenze e territori all’altezza della nostra operosità e capace di quell’azione di cambiamento. Occorrerà aumentare i nostri sforzi in ogni terreno dove è possibile dare risposte di speranza a chi è dominato dal pregiudizio e dalla paura. Sconfiggere ogni giorno con il nostro fare ed il nostro testimoniare la prospettiva di un continente chiuso, ripiegato su se stesso, un continente fortezza. Per questo il nostro costruire insieme con tutti (nativi e migranti) deve essere sempre di più un unico multiforme impegno per la giustizia sociale, solo antidoto all’aumento delle disuguaglianze e sola risposta capace di vincere le pulsioni autoritarie, populiste e nazionaliste».

Proprio per accelerare, anche in termini organizzativi, il salto di qualità richiesto, le Acli Milanesi hanno deciso di potenziare l’area migrazioni con la nomina di un componente della Presidenza espressamente dedicato e coadiuvato da un gruppo di lavoro specifico. A essere nominata è stata Amalia Fumagalli, nuova segretaria di Presidenza con delega all’area migrazioni. Classe ’55, conosce nel 1972 le Acli e partecipa alla vita del Circolo di Senago. Sposata dal 1979, 3 figli. Insegnante di geografia dal 1979 al 2017, è stata responsabile per molti anni del progetto di accoglienza degli studenti stranieri, e dove ha potuto seguire parecchi corsi di formazione. Dal 1995 al 1999 è stata sindaco del Comune di Novate. Ha continuato a partecipare alla vita politica come consigliera comunale dal 1999 al 2004. È presidente del Circolo Acli di Novate Milanese e dal 2004 è nel consiglio Provinciale e dal 2012 è della presidenza dello stesso.

In apertura photo by Slava Bowman on Unsplash