Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Comitato editoriale

Nasce la “Rete Fratino”, a tutela del trampoliere delle spiagge pulite

Gli attivisti del Wwf in campo fino al 20 maggio per il censimento nazionale di questo piccolo uccello che nidifica sugli arenili e che è l'emblema dello stato di conservazione dei litorali italiani e dei delicati equilibri della biodiversità. Dal 1993 al 2010 la popolazione di questi piccoli trampolieri è diminuita del 50%

di Redazione

C’è un piccolo trampoliere che è l’emblema dello stato di conservazione delle spiagge italiane ed è anche il simbolo dello stretto legame tra le abitudini dell’uomo e i delicati equilibri della biodiversità. Stiamo parlando del fratino, una specie che in Europa sta registrando una consistente diminuzione, mentre in Italia si registrano ogni anno dalle 1.500 alle 1.800 coppie nidificanti. Tuttavia, dal 1993 al 2010 la popolazione svernante è diminuita del 50%.
Proprio per la tutela del fratino nelle spiagge italiane è nata la “Rete Fratino del WWF Italia”, un insieme di esperti e attivisti dell’associazione.

«Il fratino è una specie strategica: tutelando lui, si proteggono i delicati habitat costieri per troppi anni devastati dal cemento e da un turismo non rispettoso degli equilibri naturali. Ad esempio promuovendo la pulizia manuale e non meccanica dei lidi. Per noi è divenuto una specie simbolo» ha detto Dante Caserta, vice presidente WWF Italia.
Se una spiaggia è in cattivo stato di conservazione, inquinata e degradata, oppure livellata dalle ruspe, difficilmente sarà visitata da questo splendido piccolo trampoliere. Al contrario, la presenza di un nido di fratino è sempre un ottimo segnale dello stato di salute di un ambiente marino e di una spiaggia correttamente tutelata e conservata.

La rete fratino del Wwf Italia vuole dare un nuovo impulso alle attività di tutela del fratino che già da qualche anno diverse sezioni locali e Oasi Wwf stanno portando avanti, attraverso la sensibilizzazione dei comuni costieri interessati. Per questa ragione l’associazione ha aderito anche al Comitato Nazionale per la conservazione del fratino che effettua periodicamente un censimento nazionale al termine del periodo di nidificazione per promuovere la tutela di questa specie. In questi giorni anche gli attivisti del Wwf sono sul campo per partecipare al censimento 2018 in particolare lungo le coste in Veneto, Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Basilicata e Puglia.

La specie nidifica da aprile in poi. Per fare il nido sceglie suoli salini e fangosi con poca vegetazione, vicino all’acqua ma al riparo da possibili inondazioni, come le dune (sempre più rare) a ridosso delle nostre spiagge, ma a volte addirittura in quelle più affollate. Il nido del fratino è un semplice buco nella sabbia che ospita di solito tre uova.

In apertura foto di Enrico Calvario-WWF