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Da Compagnia di San Paolo 700mila euro per l’evoluzione delle cooperative sociali

Il bando “SEED 2018 _ Social Enterprises - Efficiency & Development”, dedicato alle realtà con sede nella Città metropolitana di Torino o nella provincia di Alessandria. Per partecipare c'è tempo fino al 15 settembre

di Redazione

La Compagnia di San Paolo, che lavora tradizionalmente con la cooperazione sociale, intende con il Bando “SEED 2018 _ Social Enterprises – Efficiency & Development” aiutare le cooperative sociali a formulare e attuare processi di rinnovamento. Il bando si propone di accompagnare e sostenere piani di rafforzamento strategico-organizzativo e d’innovazione generati all’internodelle cooperative e frutto dell’esperienza, della competenza e delle idealità delle cooperative medesime.

L’obiettivo generale è favorire il percorso di un certo numero di cooperative sociali che vogliano migliorare le proprie solidità imprenditoriale, efficienza, redditività e buona governance per giungere a quel livello che, idealmente, potrebbe consentire loro di superare la due diligence effettuata da un impact investor privato (Investment readiness). E’ insiemeuna metafora ma anche un vero obiettivo: non bisogna trascurare il fatto che l’attrazione di investimenti privati rappresenta oggi una delle frontiere dell’imprenditorialità sociale e continuerà a farlo. Inoltre, esistono capitali privati disponibili, che spesso rimangono inoperosi più per assenza di opportunità di investimento che per eccesso di prudenza o di aspettative di redditività.

Il contesto


Secondo i dati Istat riferiti al 2015, le cooperative sociali in attività in Italia sono 16.125, vi operano 416.097 lavoratori e 43.781 volontari; i dati Euricse stimano il fatturato complessivo 2014 a oltre 12 miliardi di euro, quasi l’1% del PIL italiano. Quello della cooperazione sociale è un sistema solido di imprese che rappresenta un pezzo importante di economia italiana.

Le cooperative sociali di tipo A sono impegnate nella produzione di servizi socio-assistenziali, socio-sanitari ed educativi, con un fatturato di quasi 9 miliardi di euro – in prevalenza derivante da appalti pubblici, confermando un ruolo importante di queste imprese come gestori di welfare. Secondo alcune stime, almeno la metà dei servizi oggi è gestito da cooperative. Le cooperative sociali di tipo B si occupano della gestione di attività finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate nei settori, sono meno numerose – circa tremila – e il loro fatturato totale ammonta a circa due miliardi di euro.

In Piemonte, sempre secondo i dati Istat, le cooperative sociali sono 801, vi operano 43.624 lavoratori e 2.591 volontari.

Secondo il rapporto Euricse su “La cooperazione Italiana negli anni della crisi”, l’analisi della dinamica del settorecooperativo in Italia segnala la crescita sostenuta del settore già negli anni precedenti la crisi. Sia i dati censuari sia quelli del Registro delle imprese confermano che il numero di cooperative, il fatturato e gli occupati sono cresciuti concontinuità già a partire dagli anni ’90 e, almeno a partire dal 2000, a tassi superiori a quelli delle imprese di diversa natura, sia private che pubbliche.

Nel corso della crisi, inoltre, la dinamica delle varie forme cooperative è stata piuttosto diversa da quella delle altre imprese: le analisi presentate confermano la loro funzione anticiclica, anche perché esse rispondono largamente a unadomanda mediata dal settore pubblico. Ma non è questa la sola ragione: l’impresa sociale mostra una notevole capacità di resilienza dettata dall’alto grado di solidarietà interna e, non si deve sottovalutare, di attaccamento ideale alla missione.

Si tratta pertanto di un modello di impresa che sta rispondendo al contesto di criticità: se, nella sostanza, si è trattato fino a oggi dell’unico vero modello di impresa sociale italiana, oggi che la riforma del Terzo Settore amplia leforme e le possibilità di impresa sociale, esso, grazie alla risorsa “cooperativa”, continua a proporsi come una soluzioneinteressante e costruttiva.

La propensione all’investimento in senso ampio costituisce una variabile cruciale per accompagnare l’evoluzione delleimprese sociali. Investire e attrezzarsi per le imprese sociali in questo momento è di fondamentale importanza, perché sta mutando radicalmente il quadro della domanda di beni e di servizi che incorporano valore sociale.
A partire da questa consapevolezza, uno sguardo complessivo e ricco di stimoli, per l’impresa sociale, ai possibili percorsi per valorizzare le proprie risorse è l’infografica “tornare a investire” di IRIS Network presentata in occasione delWorkshop sull’impresa sociale nel 2015, basato su un mix di dati forniti da Euricse, Federsolidarietà e Isnet combinandosia dati di performance (giro d’affari, patrimonio, utili d’esercizio) sia informazioni di sentiment, legate cioè alle percezioni dei singoli imprenditori sociali rispetto alle evoluzioni e agli scenari futuri.

Un’ulteriore importante dimensione che IRIS Network inserisce nella riflessione sono le reti (Network) all’interno dellequali le imprese sociali agiscono e che contribuiscono a costruire per incrementare l’efficacia e l’impatto delle loroattività.

L’interesse per questi temi ha spinto la Compagnia di San Paolo a partecipare a Torino Social Impact, un'alleanza tra istituzioni pubbliche e private per sperimentare una strategia di sviluppo dell’imprenditorialità a elevato impatto sociale eintensità tecnologica nell’area metropolitana.

Il bando


È rivolto alle cooperative sociali con sede nella Città metropolitana di Torino o nella provincia di Alessandria che intendano avviare percorsi di rafforzamento e/o cambiamento, in forma singola o in partenariati. Ogni cooperativa sociale potrà essere parte di una sola richiesta di partecipazione.

Il budget complessivo a disposizione del bando è di 700.000 euro. La Compagnia sosterrà i percorsi di approfondimento delle esigenze e i check-up strategico-organizzativi per un massimale lordo di 5.000 euro. La Compagnia sosterrà la successiva implementazione dei piani di rafforzamento strategico-organizzativo e d’innovazione derivante dal check-up con un contributo massimo di 25.000 euro. Tali massimali valgono sia per il piano presentato dalla cooperativa sociale singola sia per quello presentato da una partnership. Il bando non è finalizzato al sostegno economico delle attività ordinarie svolte dalle cooperative sociali.

Ogni cooperativa sociale dovrà dimostrare di possedere i seguenti requisiti:

  1. avere generato ricavi in uno degli ultimi tre esercizi pari ad almeno 200.000 € / anno;
  2. avere almeno 3 persone (full-time equivalent) stabilmente impiegate (soci o dipendenti) al momento della presentazione della manifestazione di interesse;
  3. essere stata costituita prima del 31 dicembre 2015.

In caso di partenariato, la cooperativa sociale capofila sarà l’ente che presenta la manifestazione d’interesse e che sarà interpellato per le comunicazioni inerenti al progetto, comprese le operazioni di rendicontazione.

Per essere ammesse alla valutazione, le manifestazioni di interesse dovranno essere inviate all’indirizzoseed@compagniadisanpaolo.it entro e non oltre il 15 settembre 2018.


Per tutte le info clicca qui
Scaricabile in allegato la scheda del bando


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