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Grande Fratello: l’Enpa invita a cambiare canale

L’Ente nazionale protezione animali ha dato mandato ai propri legali per assumere ogni iniziativa utile dopo le dichiarazioni di un concorrente del GF15, Filippo Contri perché «non solo ha detto che per educare i cani è necessario prenderli a calci, ma ha sottolineato l’opportunità di tagliare coda e orecchie ai doberman», non solo maltrattamenti ma anche reati puniti dal codice

di Antonietta Nembri

«Le donne ieri, i cani oggi: dalla crudeltà di genere alla crudeltà di specie. Sembra proprio che nell’edizione 2018 i concorrenti stiano manifestando un gusto sadico nel prendere di mira le categorie più deboli; quelle che più di tutte pagano il prezzo della violenza umana. Questa è una inaccettabile esaltazione della violenza;uno sdoganamento di reati che nella nostra società non devono avere cittadinanza e che invece vengono rappresentati alla stregua di un gioco, di uno scherzo, di un divertissement. Di fronte a questo c’è solo una cosa da fare: cambiare canale», con queste parole la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi commenta la decisione dell’Ente nazionale protezione animali che ha dato mandato al proprio ufficio legale di assumere ogni iniziativa utile e opportuna in merito alle parole pronunciate dal concorrente del Grande Fratello, Filippo Contri, il quale – davanti a milioni di italiani – ha fatto una vera apologia dei reati contro gli animali e secondo l'ente per queste ragioni deve essere squalificato.

Come spiega una nota di Enpa «Contri non solo ha detto che per educare i quattro zampe è necessario prenderli a calci, il che è evidentemente maltrattamento, ma ha sottolineato l’opportunità di tagliare coda e orecchie ai doberman, è anche questo è maltrattamento. Attenzione, però, perché non si tratta né di facezie né di un pour parler: nell’uno e nell’altro caso si tratta di delitti puniti con la reclusione e una multa. Inoltre è bene ricordate che la caudotomia e la conchectomia – così si chiamano, rispettivamente, il taglio della coda e delle orecchie – possono essere praticate soltanto in presenza di patologie veterinarie e non per motivi estetici configurando altrimenti un reato».

Quello dell’istigazione a delinquere non è l’unico elemento preso in considerazione dai legali di Enpa, secondo i quali le parole di Contri potrebbero equivalere a un’autodenuncia. Bisogna infatti capire se il 25enne romano, proprietario di un cane, abbia praticato il taglio delle orecchie e della coda al suo cane: «In quanto caso, ove l’intervento non avesse ragioni veterinarie, potrebbe essere denunciato per maltrattamento» insistono dall’Enpa che conclude: «Oltre al profilo possibile giudiziario delle dichiarazioni e dei comportamenti di Filippo Contri, questa edizione del Grande Fratello pone un chiaro ed evidente problema di natura sociale, etica e culturale per i contenuti di cui il programma si è fatto veicolo».

Insomma, sembra proprio di capire che nel mondo del trash televisivo se qualcuno pensava che si fosse raggiunto il fondo deve ricredersi: c'è chi si è messo a scavare.

In apertura un doberman, foto pexels


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