Cooperazione & Relazioni internazionali

Emirati Arabi Uniti, nasce il ministero per l’intelligenza artificiale

Gli Emirati Arabi Uniti hanno istituito il ministero per l’IA, il primo al mondo. A guidarlo Omar Bin Sultan Al Olama, di soli 27 anni. La nomina fa seguito alla presentazione di una nuova strategia di governo per l’intelligenza artificiale, che mira a rendere il Paese un leader mondiale nel settore

di Cristina Barbetta

Gli Emirati Arabi Uniti hanno istituito il ministero per l’intelligenza artificiale, il primo al mondo. A guidarlo il 27enne Omar Bin Sultan Al Olama. Vicedirettore del “Dipartimento per il futuro”, è nel comitato esecutivo del World Government Summit, un vertice annuale che si tiene a Dubai, cui partecipano leader e protagonisti del settore pubblico e privato, «per dare forma al futuro dei governi del mondo».

A dare l’annuncio della nomina del ministro per l’intelligenza artificiale, lo scorso ottobre, il vicepresidente e primo ministro degli EAU, Sua altezza Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum. «Vogliamo che gli EAU diventino il Paese più preparato al mondo nel campo dell’intelligenza artificiale» , ha affermato Sheikh Mohammed, come spiega Gulf News.

La nomina fa seguito alla presentazione di una nuova strategia di governo per l’intelligenza artificiale, che mira a rendere il Paese un leader mondiale nel campo della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione sull’intelligenza artificiale.

La strategia degli EAU per l’IA riguarda 9 settori: trasporti, salute, spazio, energie rinnovabili, acqua, tecnologia, educazione, ambiente, e traffico.
Il piano del governo comprende, tra le altre misure, la riduzione degli incidenti stradali, la minimizzazione delle malattie croniche e pericolose, il miglioramento della qualità dell’acqua, il taglio dei costi e la promozione dell' educazione, l’esecuzione di esperimenti spaziali, tra cui il progetto di andare su Marte per costruire la prima città sul pianeta. Per quest’ultimo progetto c’è una scadenza molto dilatata nel tempo: la fine dei lavori è prevista tra circa 100 anni, nel 2117.

Gli EAU e la città di Dubai in particolare stanno investendo massicciamente in innovazioni tecnologiche futuristiche basate sull’intelligenza artificiale. A Dubai ed esempio, vengono effettuati test per creare taxi volanti, è stato costruito il primo ufficio al mondo grazie alla stampa in 3D, si sta programmando di inserire nelle strade robot poliziotti entro il 2030, sono stati progettati sistemi di trasporto con automezzi senza guidatori e programmi innovativi per l’energia rinnovabile. Dubai ha anche un programma di accelerazione per rendere più veloce la creazione di tutte queste tecnologie futuristiche.

Nella pagina ufficiale della strategia degli EAU per l’intelligenza artificiale si legge che tra gli scopi finali del piano di governo c’è quello di «fornire l’integrazione completa dell’IA nei servizi medici e di sicurezza» e di «lanciare una strategia di leadership ed emanare una legge governativa sull’uso sicuro dell’intelligenza artificiale».

Gli EAU sperano che le loro iniziative nel campo dell’IA incoraggino il resto del mondo a considerare seriamente come sarebbe il nostro futuro governato dall’intelligenza artificiale.

Secondo Al Olama «il futuro non sarà o nero o bianco. L’IA non è né negativa né positiva», afferma il ministro durante il World Government Summit che si è tenuto a Dubai lo scorso febbraio, «e come è il caso con qualunque nuova tecnologia, tutto dipende dall’uso e dall’implementazione».

Gli EAU sperano di coinvolgere nel dibattito governi, il settore privato e anche comuni cittadini.
«Spero che possiamo lavorare insieme ad altri governi e al settore privato affinché ci aiutino nelle nostre discussioni e spero davvero di aumentare la partecipazione a livello mondiale a questo dibattito. Per quanto concerne l’IA, un paese da solo non può fare tutto. Dev’essere uno sforzo globale», conclude Al Olama in un’intervista su Futurism.

Foto: Alex Block/Unsplash


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