Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Education & Scuola

Enti del Terzo Settore, il corso di Dynamo Academy tra governance e responsabilità

Oggi al Principe di Savoia di Milano si sta tenendo il corso promosso dall’impresa sociale legata all’universo di Fondazione Dynamo. A fare da docenti Monica De Paoli, fondatrice e Partner Milano Notai e Patrizia Michela Giangulano, specializzata sulla Governance con focalizzazione sui rischi, sui controlli e sulla compliance normativa

di Lorenzo Maria Alvaro

Dynamo Academy, l’impresa sociale legata all’universo di Fondazione Dynamo ha organizzato al Principe di Savoia un convegno a partecipazione gratuita, aperto a tutte le realtà associative, gli enti e le fondazioni del Terzo settore, con lo scopo di illustrare la Riforma del Terzo settore a titolo “La Governance degli Enti del Terzo Settore”.

«Si tiene in questa location prestigiosa grazie a Dorchester Collection che ci ha regalato questa sala», ha sottolineato la presidente di Dynamo Academy, Maria Serena Porcari.

Il corso, che è inziato alle 9.30 e si concluderà alle 18, affronterà il tema della governance con un focus su gli organi di controllo e della resposnabilità nel quadro delle novità introdotte dalla Riforma del Terzo Settore.

«Oggi il focus è appunto sulla governance degli enti del terzo settore ma più in generale degli enti che escono dalla Riforma», spiega Monica De Paoli, fondatrice di Milano Notai e docente di Diritto degli Enti non profit alla Scuola di Notariato della Lombardia che al corso concentrerà la sua attenzione sull’ambito giuridico, «Come sappiamo infatti questa Riforma ha creato due mondi paralleli che sono gli enti di Terzo settore, con una nicchia dedicata alle imprese sociali, e gli enti che decideranno di non essere di Terzo settore e che hanno una disciplina che è quella del vecchio codice che presenta molti aspetti di criticità perché ci sono difformità importanti. Quindi mi focalizzerò sull’importanza di sfruttare questo periodo transitorio in attesa dei decreti attuativi che mancano per fare, in quanto enti, una riflessione approfondita sul proprio obiettivo. Quella sulla natura giuridica non è più una scelta obbligata perché la Riforma comporta scelte importanti e sostanziali in termini di struttura interna e ottimizzazione, che non si possono prendere alla leggera».

Tra queste novità una delle principali riguarda la responsabilità. E su questo fronte interverrà Patrizia Michela Giangualano, specializzata sulla Governance degli enti profit con focalizzazione sui rischi, sui controlli e sulla compliance normativa. «La Riforma ha molto rafforzato il tema delle responsabilità degli amministratori che oggi sono in sostanza equiparate a quelle delle società per azioni. Pensiamo alle migliaia di associazioni non riconosciute cui forse converrebbe valutare l’ipotesi di passare in un regime di personalità giuridica» spiega. «Con questa Riforma cambia poi radicalmente l’impresa sociale . Il nuovo paradigma è creare realtà che stiano a contatto con il territorio e lavorino con il profit per creare una nuova catena del valore. Perché queste due tipologie, le profit e le non profit, possano collaborare e dialogare abbiamo bisogno di aziende del terzo settore che migliorino la propria governance e abbiano nuove competenze nei board che li aiutano a parlare la stessa lingua dei settori profit. Oggi proveremo a spiegare come. La responsabilità degli amministratori in questo senso è importante. I consigli di amministrazione non hanno alcuna differenza rispetto a quelli tradizionali. È importante quindi imparare a fare pianificazione strategica, analisi e controllo e conoscere bene i rischi», conclude Giangulano.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA