Cooperazione & Relazioni internazionali

Mediterraneo: ore difficili per Sea-Eye e Sea-Watch

Dopo una serie di operazioni di salvataggio, le due imbarcazioni si trovano a navigare verso nord in condizioni meteo difficilissime. Il mare alto ha impedito il trasbordo di 120 migranti da Seefuchs, il peschereccio di Sea-Eye all’imbarcazione più grande di Sea-Watch e la capienza per la piccola Ong è al limite

di Ottavia Spaggiari

Sono ore pesantissime nel Mediterraneo per due delle pochissime Ong rimaste a soccorrere i migranti. Condizioni meteo difficili e, secondo le previsioni, in peggioramento.

Il peschereccio Seefuchs, dell’Ong tedesca Sea-Eye, sta navigando verso nord, con 120 persone a bordo salvate dal mare. Una cifra che supera di gran lunga la massima capienza del peschereccio di venti metri, su cui anche Vita era salita lo scorso agosto.
Diversi i tentativi di trasbordo dei passaggeri sull’imbarcazione più grande di Sea-Watch, l’altra Ong tedesca ancora impegnata in operazioni di ricerca e soccorso.

«Il nostro equipaggio è stato coinvolto in un’ampia operazione di soccorso, durante tutta la giornata di ieri. Fortunatamente l’imbarcazione è stata trovata e siamo riusciti ad aiutare Sea-Eye con il salvataggio, però il trasbordo sotto il coordinamento dell’MRCC di Roma non è stato possibile, per via delle cattive condizioni meteo». Ha twittato Sea Watch che, a propria volta, sta navigando con 232 persone a bordo da 31 ore e sta continuando a scortare Sea-Eye verso nord.

La Seefuchs, che a bordo non ha wi-fi, ma solo una connessione internet satellitare lentissima, è riuscita ad inviare alcune foto al proprio social media team sulla terraferma che le ha postate su Instagram: «Quelle sono le immagini della missione di salvataggio di ieri. 120 persone erano su un gommone, pieno d’acqua quando l’equipaggio della Seefuchs le ha evacuate. Per via delle condizioni meteo difficili, il tentativo di salvataggio con il RIB non è stato possibile. Tutte le 120 persone sono però riuscite a salire a bordo. Non voltatevi dall’altra parte. Inviate queste immagini ai politici dei vostri collegi elettorali, delle vostre municipalità. Chi aiuta è criminalizzato e diffamato

Foto: L Hoffman (Sea Watch)


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