Politica & Istituzioni

L’ appello al Governo della Consulta Nazionale Antiusura

La Consulta Nazionale Antiusura a pochi giorni dalla sua Assemblea ordinaria, che si terrà ad Assisi venerdì 22 e sabato 23 giugno, scrive ai rappresentanti delle Istituzioni del Paese: combattere l'usura e l'azzardo con atti immediati e concreti. Ecco la lettera

di Consulta Nazionale Antiusura

La Consulta Nazionale Antiusura a pochi giorni dalla sua Assemblea ordinaria, che si terrà ad Assisi venerdì 22 e sabato 23 giugno, scrive ai rappresentanti delle Istituzioni del Paese.

La Consulta Nazionale Antiusura chiede che siano accolte tra le priorità dell’agenda del Governo in un programma orientato a promuovere il bene comune e la dignità della persona umana alcune proposte fondamentali che riguardano gli estremi bisogni di milioni di famiglie italiane, molte delle quali scivolate nello stato di povertà (relativa o assoluta) per debiti divenuti inesigibili.

“Un segnale vero potremmo registrarlo – si legge nella letteraqualora gli attuali nostri Rappresentanti al Parlamento e gli esponenti dell’Esecutivo assumessero un impegno concreto alle seguenti istanze.
In primo luogo: si chiede di estendere anche alle persone fisiche il diritto di accedere alleprovvidenze previste dall’art.14 della Legge antiusura (108/96), oggi, riservate solo a soggetti che esercitano “attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o comunque economica, ovvero una libera professione”.

C’è uno stato di fatto che richiede che si cambi passo, e che ciò avvenga con fermezza e sollecitudine: la crisi economica e occupazionale comportache l’usura praticata a quelle porzioni di società – purtroppo, tante – precipitate nella miseria più cupa, registri una drammatica recrudescenza ed un accrescimento di ogni forma di criminalità;

In secondo luogo: si chiede di rifinanziare “a regime” il “Fondo per la Prevenzione del fenomeno dell’usura” istituito ex art.15 della stessa Legge 108/96, in modo che le Fondazioni siano messe nelle condizioni di poter dare una risposta positiva alle migliaia di richieste di intervento provenienti dalle famiglie che ad oggi, purtroppo, non è possibile assicurare. In tal senso si dovrebbe operare uno storno annuale di non meno di 40 milioni di euro da trasferire dal Fondo di Solidarietà, ex art. 14, al Fondo di Prevenzione, come disciplinato dall’art. 15 con il vincolo di destinazione in favore delle famiglie vittime diusura.

In terzo luogo: si chiede di apportare dei correttivi alla Legge n. 3 del 2012 in materia di sovra-indebitamento prevedendo l’inclusione delle Fondazioni Antiusura, tra gli Organismi di Composizione della Crisi. In poco più di vent’anni le nostre Fondazioni, presenti su tutto il territorio nazionale hanno maturato una esperienza specifica garantendo prestiti per 450 milioni di euro con sofferenze pari al 7,69% del garantito. I Volontari che vi operano conducono quotidianamente trattative con i creditori al fine di poter assicurare in alcuni casi l’abbattimentodel debito e comunque l’applicazione di una rata mensile commisurata alle effettive possibilità del debitore assistito. L’operato delle Fondazioni è costantemente monitorato dal Ministero dell’Economia i cui rappresentanti, in tante occasioni, si sono semprecongratulati per l’organizzazione ed il lavoro svolto. L’opera delle Fondazioni si manifesta fondamentale sia direttamente per l’attività specifica di Prevenzione del reato di usura, sia indirettamente in favore del mercato legale del credito perchéconsente al debitore protestato di poter accedere nuovamente al circuito legale e registrare una effettiva ripresa anche della propria sfera economica.

In quarto luogo: si chiede di intervenire sull’impressionante ricorso alle esecuzioni immobiliari (che ammontano a circa 560mila casi). Il facile ricorso da parte delle banche e creditori in genere alle esecuzioni in questi anni di crisi ha avuto solo l’effetto di alterare gli equilibri di libera concorrenza del mercato nella circolazione dei beni. Ha determinato effetti (ad es. sfratti) del tutto incompatibili con un dettato costituzionale avanzato sul piano della tutela della dignità della persona.

Infine ma non da ultimo: arrivando all’azzardo, si chiede un impegno speciale ed urgente ai Rappresentanti delle Istituzioni democratiche del Paese affinché si limiti in maniera concreta ed effettiva l’esposizione al rischio patologico dei suoi cittadini. Il divieto della promozione pubblicitaria è solo un primo importante passo così come la predisposizione di misure giuridiche per il sostegno alle famiglie precipitate in miseria per uno o più congiunti in stato di dipendenza dall’azzardo: questi dovrebbero essere i primi e più urgenti interventi da realizzare, accompagnandoli con iniziative di cultura preventiva. La Consulta Nazionale Antiusurariconosce e apprezzapienamente il valore dell’impegno di un numero sempre più crescente di Amministratori locali e di alcune Consigli regionali che quotidianamente cercano di contenere gli effetti dell’epidemia dagambling sui propri territori”.


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