Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Media, Arte, Cultura

J-Ax mi ha commosso, ma il diritto a un figlio non esiste

La riflessione di una mamma su “Tutto tua madre”, la nuova canzone di J-Ax. «Canzone bellissima, ma mi ha colpito ciò che ha scritto nel post, dove invoca "il diritto ad avere un figlio". Un diritto che non esiste, non soltanto perché la nostra Costituzione non lo prevede, ma perché è inaccettabile. Un figlio che un uomo o una donna possono desiderare con tutte le loro forze ma che non hanno il “diritto” di avere, indipendentemente dalla strada che si sceglie di percorrere, dall’eterologa all’adozione»

di Paola Strocchio

Da madre di un figlio preadolescente, che sulla scrivania tiene il suo cd autografato e che viaggia con le cuffie praticamente incorporate nei padiglioni auricolari, mi sono imbattuta nell’ultimo singolo di J-Ax. Si intitola “Tutto tua madre” ed è la storia del suo vissuto di papà orgoglioso, che ha lottato assieme alla sua compagna per diventare padre. Una canzone intrisa di sentimenti, che mi ha commosso parecchio. In lui ho rivisto tanti genitori che hanno lottato, pianto, stretto i denti e ricacciato dentro rabbia e frustrazioni. E che alla fine ce l’hanno fatta, a diventare genitori: chi con la biologia, chi con la fecondazione assistita, chi con l’eterologa e chi con l’adozione. Nelle parole di J-Ax ho riascoltato anche me stessa, una me che desiderava diventare madre più di ogni altra cosa al mondo e che lo è diventata grazie all’adozione.

C’è una cosa però che mi ha lasciato un retrogusto amaro: sono alcune parole che in un post su Instagram J-Ax ha scritto per accompagnare il lancio del suo singolo, dove invoca "il diritto ad avere un figlio". Un diritto che non esiste, e non soltanto perché la nostra Costituzione non lo prevede, ma perché è inaccettabile.

Un figlio che un uomo o una donna possono desiderare con tutte le loro forze ma che non hanno il “diritto” di avere, indipendentemente dalla strada che si sceglie di percorrere, dall’eterologa all’adozione. E non perché un figlio sia un dono di Dio o di chi per lui, ma semplicemente perché un figlio non è il vedere rispettato il proprio diritto a sentirsi chiamare mamma o papà. È il bambino che ha il diritto ad avere una famiglia, piuttosto, e ancora troppo spesso ce ne dimentichiamo.

E se J-Ax chiede al Governo di «non negare a centinaia di migliaia di italiani il diritto di avere un figlio» io – anche se non so cantare – allo stesso Governo chiedo di non dimenticarsi di tutti i bambini che sono già nati e di tutte quelle famiglie che lottano ogni giorno contro la burocrazia e contro il tempo per poter stringere quella manina che da qualche parte, chissà dove e chissà quando, li aspetta. Per vedere rispettato il diritto di diventare figlio e per esaudire il desiderio di un uomo e una donna. Perché l’adozione è proprio questo: un bisogno e un desiderio che si incontrano, per restare insieme per sempre.

In foto, screenshot del video "Tutto sua madre"


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA