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Intesa Sanpaolo: «Vogliamo diventare la prima circular bank al mondo»

Parla Massimiano Tellini, responsabile circular economy dell’Innovation Center, all'indomani della presentazione di CE Lab, il primo laboratorio italiano dedicato all'economia circolare e la creazione di un plafond dedicato fino a 5 miliardi di euro per il periodo 2018-2021 rivolto alle Pmi

di Lorenzo Maria Alvaro

Esplorare nuovi modelli di business per creare gli asset e le competenze necessarie a supportare la competitività del Gruppo e fungere da motore e stimolo della nuova economia in Italia. È questa in sintesi la mission dell’Innovation Center di Intesa Sanpaolo. La nuova realtà che dal marzo 2018 lavora per accelerare lo sviluppo economico delle imprese italiane, con speci co riguardo al megatrend dell’economia circolare.

«È l’eredità di un centro costituito nel 2015», dice Massimiano Tellini, responsabile Circular Economy del centro, «quando siamo diventati Financial Services Global Partner della Fondazione Ellen MacArthur, organizzazione leader a livello mondiale nell’accelerazione della circular economy».

L’obiettivo è, creando sul territorio una rete di relazioni con imprese, incubatori, centri di ricerca, università e realtà locali e internazionali, sostenere le startup innovative nei loro percorsi di scalabilità e internazionalizzazione. «Non si tratta di un semplice strumento in più della banca, si parla di un vero e proprio cambio di paradigma», sottolinea il responsabile, «siamo una delle banche più sostenibili al mondo, inclusa in tutti i principali indici di sostenibilità.

Continua Tellini: «Questa nostra attenzione ci ha fatto chiedere che senso avesse essere così sostenibili e lavorare con clienti che non lo sono a atto. Così oggi il nostro piano d’impresa 2018-21 ha la circolarità come vero e proprio pilastro: vogliamo diventare la prima Circular Bank al mondo».

Come? Slegando lo sviluppo economico dallo sfruttamento delle risorse naturali esauribili e ridisegnando il sistema industriale.

«Più clienti noi riusciremo ad accompagnare in uno switch su un sistema circolare più questa transizione potrà avvicinarsi ad essere sistemica», sottolinea Tellini. In quest’ottica Intesa Sanpaolo ha annunciato, presentandolo a Milano insieme a Fondazione Cariplo, il CE Lab, il primo laboratorio italiano dedicato alla Circular Economy e la creazione di un plafond fino a 5 miliardi di euro per il periodo 2018-2021 con l’impegno di sostenere le Pmi e le grandi aziende che adottano il modello circolare con modalità innovative, concedendo le migliori condizioni di accesso al credito. «In particolare, la valutazione del merito delle iniziative sarà curato dall’Innovation Center che ha definito i criteri di circolarità degli investimenti insieme alla Fondazione Ellen MacArthur», chiarisce Tellini.

A chi chiede quale sia il ritorno di business per la banca il manager di Intesa Sanpaolo risponde spiegando che c’è un errore di prospettiva: «quello che ci siamo chiesti non è stato tanto quanto fosse profittevole l’economia circolare ma quanto fosse rischiosa la linear economy. Prima di chiederci “how much we make?” ci siamo chiesti quanto ci avremmo perso rimanendo fermi su vecchi trend». Naturalmente però una base solida c’è.

«Ci basiamo su uno studio della Commissione Europea del 2015 che abbiamo aggiornato. Sono 875 i miliardi di investimenti in Europa da qui al 2025 necessari per far accadere la transizione. Investimenti su tre settori fondamentali che cubano il 60% della spesa media di ogni cittadino europea e l’80% di consumo di risorse esauribili: food, construction e automotive», conclude Tellini.


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