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Una piantina a forma di cuore per salvare il cuore di un bimbo

Una piantina grassa a forma di cuore diventa il simbolo del progetto di Mission Bambini per la cura delle cardiopatie infantili all’estero. Già 1.861 bambini cardiopatici nati nei Paesi più poveri sono stati salvati, grazie a operazioni di cardiochirurgia pediatrica. Sabato 27 e domenica 28 ottobre i volontari della Fondazione saranno in piazza per una due giorni di raccolta fondi e sensibilizzazione

di Redazione

Si chiama Hoya Kerii ed è una piantina grassa dall’originale forma di cuore. Un simbolo perfetto per la lotta alle cardiopatie infantili che dal 2005 Fondazione Missione Bambini porta avanti: invia personale medico e infermieristico volontario altamente specializzato che possa curare i bambini sul posto e formare il personale locale oppure, quando nel paese di origine mancano le strutture, porta in Italia (o in Romania, se nati in est Europa) i bambini malati. Sostiene inoltre gli ospedali locali attraverso l’acquisto di attrezzature mediche e, quando necessario, copre i costi delle operazioni per le famiglie più povere.

Per sostenere tutto ciò sabato 27 e domenica 28 ottobre i volontari della Fondazione Mission Bambini Onlus saranno in 40 piazze italiane per distribuire, a fronte di una donazione, la Hoya Kerrii. Si tratta della 14esima edizione dell'evento "Le Piazze del cuore". Lo slogan di quest'anno? “Prendiamoci cura di ogni cuore”, poiché la Hoya Kerii, proprio come un piccolo cuore malato, per continuare a vivere ha bisogno di cure.

Ogni anno nel mondo nascono circa 1 milione di bambini affetti da malformazioni congenite al cuore. Circa l’80% nasce in un Paese povero. Nei Paesi più avanzati le patologie cardiache vengono diagnosticate in fase prenatale e operate alla nascita, mentre dove mancano medici specializzati e ospedali adeguatamente attrezzati ottenere una diagnosi corretta è un lusso: qui la metà dei bambini cardiopatici è destinata a non raggiungere il primo anno di vita e chi sopravvive manifesta gravi problemi di crescita e di sviluppo psicosomatico. Per questi bambini l’unica speranza è la solidarietà internazionale. Il progetto di Mission Bambini per la cura delle cardiopatie infantili all’estero è attivo in 9 Paesi: Cambogia, Eritrea, Kenya, Myanmar, Romania, Somalia, Uganda, Zambia e Zimbabwe. In oltre 13 anni Mission Bambini ha salvato 1.861 bambini cardiopatici attraverso operazioni di cardiochirurgia pediatrica, ha garantito visite e una diagnosi corretta a quasi 15.000 bambini, ha coinvolto oltre 300 medici locali in più di 5.000 ore di formazione gratuita. Per seguire il progetto sui social: #GivetheBeat.