Cooperazione & Relazioni internazionali

ARCS: la cooperazione che crea impresa

Premiate dal governo tunisino i Gruppi di Sviluppo Agricolo costituiti interamente da donne che si impegnano per la valorizzazione del territorio vendendo prodotti artigianali

di Alberto Sciortino

È già un bel risultato, ma non è ancora il tragurdo finale. Il 18 ottobre, il Primo Ministro tunisino ha consegnato nelle mani di Esma Douiri, una giovane donna proveniente dal villaggio di Douiret, nel più profondo sud del paese, una targa che attesta che il Gruppo di Sviluppo Agricolo (GDA) di quel villaggio ha conseguito il Premio per la migliore presentazione dei prodotti del territorio.

I GDA sono associazioni di persone, legalmente riconosciute, che si impegnano per la valorizzazione del territorio. Ne sono stati creati cinque nell’ambito del progetto “TER-RE, dal Territorio al Reddito”, sostenuto dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e della Tavola Valdese. Ciò che è notevole di questi 5 GDA, è che sono costituiti interamente da donne, per lo più giovani come Esma.

Le donne del GDA di Douiret producono cosmetici mettendo insieme l’ottima argilla esistente nella zona (imprese da tutto il paese arrivano a Douiret per comprarla), le piante aromatiche che crescono su queste colline semiaride, come l’artemisia, o che sono coltivate (come il timo o la verbena) e, soprattutto, il sapere tramandato dalle loro nonne, per realizzare oli per capelli, maschere per il viso e saponi. Questi prodotti sono commercializzati da alcuni mesi sotto il marchio TATAOUI, creato anch’esso nell’ambito del progetto “TER-RE”, inziato quasi tre anni fa sotto la guida della ONG ARCS Culture Solidali in partenariato con l’Institut des Régions Arides, un ente di ricerca del Ministero dell’Agricoltura.

Oltre Douiret, partecipano al progetto donne dei villaggi di El Ferch, Ras el Oued, Bir Amir e Bir Thalathine, che trasformano altri prodotti della regione – fichi, datteri, ortaggi e la famosa menta di El Ferch, riconosciuta come prodotto a denominazione di origine – in salse, confetture, biscotti, sciroppi, o che hanno ripreso la tradizione del tappeto locale – il “margoum” – realizzandolo esclusivamente con le antiche tecniche di filatura a mano della lana e colorazione naturale a base di erbe e spezie.

Il Premio ottenuto dal GDA di Douiret è il risultato di questi anni di lavoro delle donne con l’équipe ARCS, per migliorare le capacità tecniche, accompagnarle nella costituzione dei GDA, sistemare i locali dove realizzare i prodotti e dotarli delle attrezzature necessarie, oltre che organizzare la partecipazione a eventi e fiere, come quella che si è svolta in ottobre a Tunisi, sulla centralissima Avenue Bourguiba, e per la quale è stato assegnato il premio. I giudici hanno scelto tra settanta GDA di tutto il Paese, valutando l'originalità della presentazione, ma anche aspetti qualitativi come l’attenzione al consumatore in termini di chiarezza e completezza delle etichette. Il progetto TER-RE, nel creare la marca TATAOUI per i prodotti di queste donne, ha molto insistito su questi aspetti, ma anche sull’innovazione del design e sull’uso di imballaggi ecologici. Questi sforzi sono stati adesso premiati.

Ma, appunto, è solo un risultato intermedio. Quello finale resta garantire a queste donne un’autonomia gestionale e finanziaria, in termini di redditi e prospettive per le loro famiglie. Il progetto TER-RE e le donne dei villaggi ci stanno lavorando.


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