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L’Ucid incontra Mattarella

«Dobbiamo selezionare e curare una nuova classe dirigente che basi le proprie azioni, valutazioni e decisioni sulla centralità della persona ed il bene comune», ha sottolineato il presidente Riccardo Ghidella

di Redazione

«L’UCID, Unione cristiana imprenditori, dirigenti e professionisti, desidera contribuire allo sviluppo del nostro amato Paese divulgando le buone pratiche dei suoi soci, ed esprimendo nuovi indirizzi con le Commissioni tecniche nazionali e con l’azione nei territori». È quanto ha detto il presidente dell’UCID, Riccardo Ghidella, in occasione dell’udienza che il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha concesso al Comitato di presidenza dell’UCID.

Nell’esprimere gratitudine per l’udienza e profonda stima e affetto per il Capo dello Stato e vivo apprezzamento per la sua alta missione, Riccardo Ghidella ha ricordato che l’UCID, «è un’associazione di fedeli strutturata in forma di federazione regionale con circa 2000 soci, 17 Gruppi e più di 100 Sezioni. È stata fondata su indirizzo dei Cardinali Siri e Schuster ed opera dal 1947».

All’UCID aderiscono le persone, non le aziende; e in particolare «chi nell’impresa, nell’economia e nel proprio impegno sociale crede che il Bene Comune si realizza, in ogni territorio ed ambiente di lavoro, tramite un percorso spirituale d’ispirazione cristiana basato sulla testimonianza personale, una formazione permanente sui principi valoriali applicati all’impresa ed un posizionamento coraggioso e proattivo, in primis verso le istituzioni e le parti le sociali, che sia declinazione operativa della Dottrina Sociale della Chiesa, sul territorio, nella legislazione e nell’economia».

Nel ribadire la gravità dell’attuale crisi istituzionale ed economico-sociale del nostro Paese e dell’Europa, il presidente Ghidella ha evidenziato la necessità di «selezionare e curare una nuova classe dirigente che basi le proprie azioni, valutazioni e decisioni sulla centralità della persona ed il bene comune, unite all’ assunzione di responsabilità e ad una ricerca continua della più alta ed innovativa professionalità, tecnologica e gestionale».

Per questo motivo l’UCID desidera contribuire allo sviluppo del nostro Paese divulgando le buone pratiche dei suoi soci ed esprimendo nuovi indirizzi con le nostre Commissioni tecniche nazionali e con l’azione nei nostri territori.

Guidati dalla Dottrina sociale della Chiesa, ha ancora affermato il presidente Ghidella, «ci mettiamo quindi al servizio delle donne e degli uomini negli ambienti di lavoro, nella vita sociale e politica, per difendere i valori della Carta Costituzionale e aiutare i giovani a trovare la strada per promuovere la giustizia sociale unita alla crescita economica. È un momento molto complesso per la nostra Repubblica. Pensiamo sia compito degli imprenditori e dei professionisti di ogni settore, oggi più che mai, impegnarsi in prima persona per unire i corpi intermedi su valori condivisi e trovare insieme nuove risposte coraggiose ed innovative, come ricordatoci nella Caritas in Veritate, alle domande primarie di etica, lavoro e sicurezza. Alcide De Gasperi amava dire: il politico è colui che guarda alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni. Questo il compito che, crediamo, sia quanto mai urgente e necessario ed in cui ci sentiamo di coinvolgere ognuno di noi».

«Nel corso dell'incontro vis a vis con il Presidente della Repubblica abbiamo avuto modo di rappresentare le istanze e le posizioni della Nostra Unione», ha chiosato Manlio d'Agostino Panebianco, segretario generale dell'UCID Nazionale, «trovandolo molto interessato, ed individuando nelle sue parole unità di intenti, nonché la condivisione valoriale, con una grande attenzione per le problematiche quotidiane delle persone e delle imprese. Un incontro, di certo, indimenticabile e molto costruttivo dal quale prenderemo spunto per avviare alcune azioni sul territorio».


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