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Costalli: «La supercoppa italiana a Riad? Sconcertante»

Per il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori l'idea di giocare la finale tra Juventus (detentrice di Scudetto e Coppa Italia) e Milan (finalista di Coppa Italia) in Arabia Saudita «lascia francamente esterrefatti»

di Redazione

«Va bene che si lavori per l’integrazione, per il dialogo interreligioso, per il superamento dei muri di incomunicabilità fra i popoli; va bene che in questo contesto lo sport sia uno dei volani più immediati, ma la decisione della nostra serie A e della General Sports Authority (Gsa) di far giocare la prossima supercoppa italiana in Arabia Saudita lascia francamente esterrefatti»: non fa giri di parole il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori, Carlo Costalli, nel commentare la decisione assunta dai vertici calcistici.

«Una scelta che lascia perplessi soprattutto ove si consideri che appena qualche mese fa la nazionale di calcio argentina si era rifiutata di giocare un’amichevole con Israele – che avrebbe dovuto tenersi a Gerusalemme – per non avallare de facto il riconoscimento della sovranità israeliana, specie dopo la scelta di Trump di spostare proprio a Gerusalemme la sede dell’ambasciata americana», ha continuato Costalli.

«E così, se Gerusalemme è stata rifiutata per superiori ragioni politiche, oggi ci troviamo di fronte a una scelta ben più sconcertante: quella di disputare in un Paese oscurantista la sfida tra Juventus e Milan. Nessuna remora dai nostri vertici calcistici e politici per il fatto che l’Arabia Saudita sia un Paese dove le donne non hanno diritti, dove la polizia religiosa di fatto esercita il buono e il cattivo tempo con poteri di vita e di morte. Nulla hanno da dire i nostri, evidentemente, su un Paese che esprime una società fuori dalle logiche democratiche e di eguaglianza. Nulla da dire neanche sui bavagli imposti alla stampa. Ora va tutto bene per questa politica dissennata che non risparmia neanche il mondo dello sport», ha concluso Costalli.

In apertura lo stadio di Riad da Wikipedia