Politica & Istituzioni

Manovra 2019, le novità

Un primo excursus fra i 108 articoli della Manovra di Bilancio 2019 inviata al Quirinale

di Sara De Carli

Un primo excursus fra i 108 articoli della Manovra di bilancio 2019 inviata al Quirinale, secondo le bozze che circolano.

Art 21
È istituito il Fondo per il Reddito di Cittadinanza, con una dotazione di 9 miliardi, di cui fino a 1 miliardo per il 2019 e il 2020 è destinato ai Centri per l’Impiego e fino a 10 milioni di euro per l’anno 2019 da destinare quale contributo per il funzionamento di ANPAL. La misura, dice la relazione tecnica, sarà da attuare con successivi provvedimenti normativi diretti a rispettare in ogni caso il predetto limite di spesa». È «garantito il riconoscimento delle prestazioni ReI fino alla piena operatività dei nuovi istituti e le relative risorse confluiscono nell’istituendo fondo per la relativa finalità e concorrono alla determinazione del limite di spesa complessivo. Pertanto dalla disposizione in esame conseguono i seguenti maggiori oneri per la finanza pubblica, rispetto alla legislazione vigente: 6.802 milioni di euro per l’anno 2019, 6.842 milioni di euro per l’anno 2020 e 6.870 milioni di euro annui a decorrere dal 2021.

Art 22 e 26
Stanziati 50 milioni in più per il sistema duale, ma ci sono tagli agli incentivi al contratto di apprendistato. Da 5 milioni per il 2018, 15,8 milioni di euro per l'anno 2019 e 22 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2020 si passa a 5 milioni l’anno ciascuno.

Art 25
Tre milioni in più per il fondo per le politiche migratorie a decorrere dall’anno 2019.

Art 37
Fondo politiche giovanili incrementato di 30 milioni l’anno a decorrere dal 2019.

Art 45
Resto al Sud, la misura nata nel 2017 per promuovere la costituzione di nuove imprese nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, da parte di giovani imprenditori, estende il suo raggio d'azione fino a 45 anni.

Art 47
Nasce lo Sport Bonus, un credito d’imposta pari al 65% dell’erogazione liberale effettuata da privati nel 2019 per interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi e realizzazione di nuove strutture.

Art 51
Nasce il Bonus Occupazionale Giovani Eccellenze, con l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (entro un massimo di 8mila euro), per i privati che nell’anno 2019 assumono a tempo indeterminato laureati che si siano laureati dal 1° gennaio 2018 al 30 giugno 2019 con 110 e lode entro i 30 anni d’età o giovani che abbiano ottenuto il dottorato di ricerca dal 1° gennaio 2018 al 30 giugno 2019, prima del compimento del trentaquattresimo anno di età.

Art 52
Nascono le equipe formative territoriali per il potenziamento dell’innovazione didattica e digitale nella scuola: un massimo di 120 docenti che negli anni 2019/20 e 2020/21 potranno essere esonerati dall’attività didattica in aula per supportare invece l’implementazione del Piano Nazionale Scuola Digitale e formare i colleghi.


Art 57 comma 18
L’alternanza scuola lavoro diventa percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, con un monte ore minimo di 180 ore nei professionali, 150 nei tecnici e 90 nei licei. Le risorse sono rimodulate sul monte ore minimo di ore, anche per i progetti in corso. In arrivo linee guida. La relazione tecnica quantifica la riduzione delle risorse in un -58%, pari a -56,52 milioni di euro dal 2019


Art 58
Revisione del reclutamento degli insegnanti. Sparisce il FIT, ovvero il percorso di formazione triennale e di prova per i futuri docenti. Il percorso di formazione diventa di un solo anno. C’è un passaggio molto tecnico sugli insegnanti di sostegno.


Art 59
Riduzione delle spese militari di 60 milioni a decorrere dal 2019 e di ulteriori 531 milioni dal 2019 al 2031


Art 81
Aumento del prelievo erariale unico sugli apparecchi da divertimento, che porterà maggiori entrate quantificate in 120 milioni dalle AWP e 119 milioni dalle VTL. Nella Relazione tecnica c’è anche la stima per la raccolta per il 2018: «nel 2018, i dati in possesso dell’Agenzia, proiettati al 31 dicembre, registrano una contrazione della raccolta, che si stima sarà pari a 24,1 miliardi di euro» rispetto ai 25,4 miliardi di euro del 2017; la raccolta relativa alle VLT per il 2017 è stata pari a 23,5 miliardi di euro, nel 2018, «i dati in possesso dell’Agenzia, proiettati al 31 dicembre, consentono di stimare una raccolta pari a 24,3 miliardi di euro» mentre per il 2019 tenendo conto che la riduzione del payout non interverrà prima del mese di aprile 2019, può stimarsi una raccolta 2019 pari a 23,8 miliardi di euro. Per gli anni successivi al 2019, per i quali l’effetto di decremento dovuto alla riduzione del payout si verificherà per l’intero anno, si stima una raccolta di 23,6 miliardi di euro. L'incremento del PREU, pari allo 0,50% delle somme giocate quindi, darà un maggior gettito pari a 119 milioni di euro per il 2019 e di 117,5 milioni di euro per gli anni successivi, a condizioni di gioco invariate».


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