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Apre a Roma New Perspective tra malattia e arte

Visitabile fino al 2 dicembre alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea la mostra evento promossa da Ail per sensibilizzare alla lotta contro il mieloma multiplo. Percorso inedito tra installazioni, fotografie e video di 21 artisti italiani capaci di svelare punti di vista inediti sul mondo. Parte del ricavato della vendita di biglietti e catalogo sosterrà i progetti dell’associazione su ricerca e assistenza

di Antonietta Nembri

Secondo appuntamento per la mostra-evento “New Perspective” che da oggi, 8 novembre è alla Galleria nazionale d’Arte Moderna e contemporanea di Roma. Dopo il debutto a inizio anno alla Triennale di Milano (qui la news) arriva infatti nella capitale – fino al 2 dicembre – l’esposizione che ha lo scopo di informare e sensibilizzare alla lotta contro i tumori del sangue, con particolare attenzione al mieloma multiplo. Un’iniziativa dal valore sociale unico promossa dall’Ail (Associazione italiana contro le Leucemie, linfomi e mieloma onlus), con il supporto di Takeda, e il patrocinio del Comune di Roma, della Regione Lazio, della Sie Società Italiana di Ematologia, della Fondazione Gimema onlus e con l’egida dello European Myeloma Research Network.

New Perspective è una mostra collettiva ma allo stesso tempo un’inedita iniziativa che ha lo scopo di sensibilizzazione alla conoscenza del mieloma multiplo e sostenere i progetti Ail destinati ai pazienti che ne sono affetti: i proventi ricavati dalla vendita dei biglietti e del catalogo saranno infatti devoluti all’associazione.

L’esposizione, curata da Denis Curti, presenta installazioni, fotografie e video di 21 artisti le cui opere portano i visitatori a guardare la realtà da un’angolazione inedita aiutandoli ad arrivare a comprendere come le prospettive di un malato di mieloma multiplo possano essere diverse, come le ricerche possano migliorare la qualità di vita e dare una nuova visione della quotidianità.

«Un gruppo di artisti dotati di un particolare sismografo interiore, riesce a svelare punti di vista inediti sul mondo accompagnandoci all’interno di uno sviluppo armonico capace di misurare una quantità umana senza peso specifico», afferma Denis Curti. New Perspective segue un registro visivo ed emotivo e propone autori italiani appartenenti a quella “generazione di mezzo” nata nella seconda metà del secolo, che hanno per per la prima volta la possibilità di esporre in una collettiva presso la prestigiosa cornice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea.
In mostra le installazioni di Carola Bonfili, Carlo Cossignani, Theo Drebbel, Manuel Felisi, Martino Genchi, Fabio Giampietro, Eva Marisaldi, Liliana Moro, Luca Pancrazzi, Lorenzo Vitturi, le fotografie di Silvia Camporesi, Lorenzo Cicconi Massi, Paola De Pietri, Maurizio Galimberti, Fabio Paleari, Marco Palmieri, Agnese Purgatorio, Paolo Ventura e i video di Olivo Barbieri, Paola Di Bello, Francesco Jodice.

«L’Ail, da sempre in prima fila nella lotta contro i tumori del sangue grazie all’opera delle sue 81 Sezioni Provinciali, è grata ai promotori della mostra di arte contemporanea New Perspective e agli artisti che vi partecipano, poiché essa ha l’obiettivo di sensibilizzare sul Mieloma Multiplo, affidando al ricchissimo linguaggio dell’arte il compito di offrire una nuova percezione (“new perspective”) della difficile realtà della malattia», ha dichiarato Sergio Amadori, presidente nazionale Ail: «Conferendo all’esperienza dei pazienti e dei loro familiari nuovi significati e presentando, al contempo, punti di vista inediti, nonché forieri di speranza, New Perspective, in accordo con la mission di Ail, pone al centro dell’attenzione il malato e le sue necessità, non dimenticando naturalmente il ruolo essenziale della Ricerca Scientifica nel raggiungimento dei traguardi futuri».

In questi ultimi anni sono stati raggiunti traguardi notevoli per quel che riguarda la cura, e quindi l’aspettativa di vita, nel caso del mieloma multiplo. Come spiega Massimo Offidani, dirigente Medico Clinica di Ematologia, AOU Ospedali Riuniti di Ancona: «Questo tipo di tumore ha visto un particolare fiorire sia della ricerca in campo genomico – con le tecnologie del nuovo sequenziamento genico – sia delle nuove terapie. Negli ultimi dieci anni, infatti, non c’è stata nessuna patologia ematologica e oncologica in cui sia stato registrato uno sviluppo così importante di nuovi farmaci. Mentre negli anni Ottanta la sopravvivenza media dei pazienti era di circa 36 mesi, ora si assiste a un’aspettativa di vita che va verso i 7 anni e più. La malattia può comunque essere controllata bene per un tempo molto lungo, anche se poi avrà delle ricadute. Con le condivisioni dei nuovi farmaci stiamo andando quindi verso un traguardo ambizioso: quello della guarigione totale – senza pericolo di recidive – del paziente. Un traguardo che il lavoro costante e gli sforzi dei nostri ricercatori sta facendo diventare sempre più probabile all’orizzonte».


Carlo Cossignani e la sua installazione, cambiando prospettiva si vedono due volti

«Salute e arte procedono una accanto all’altra nella mostra New Perspective di Ail, che Takeda ha voluto sostenere. Crediamo nelle iniziative condotte da Ail, sostenendo il loro impegno costante come punto di riferimento per i pazienti nella lotta contro le patologie onco-ematologiche», ha sottolineato Rita Cataldo, Ad di Takeda Italia. «Attraverso le opere della mostra, vogliamo invitare il pubblico a guardare la realtà con occhi diversi e a scoprire, così, nuovi orizzonti. Un invito alla riflessione su un tema, quello delle nuove prospettive così soggettivo e personale».
Ail ha scelto l’arte contemporanea per informare con un linguaggio capace di segnalare nuove prospettive, nuove speranze, nuove percezioni nei confronti della malattia. Uno dei valori aggiunti di New Perspective risiede nel suo carattere interattivo, con percorsi di riflessione e d’interpretazione che si autoalimentano grazie all’intervento del visitatore, con opere che vivono di una doppia identità a seconda della prospettiva da cui le si guardano.

Ecco, allora, il groviglio di un nastro di ottone di Carlo Cossignani che rivela, avvicinandosi a esso, un profilo di due volti, o le ombre proiettate da due bicchieri che producono la forma di una bottiglia nell’opera di Luca Pancrazzi, o il panorama metropolitano di Fabio Giampietro che si anima di una terza dimensione indossando un paio di occhiali Oculus Rift, o la costrizione e l’angoscia di trovarsi all’interno di una fitta selva che si stempera in speranza e nella possibilità di un cambiamento solo se si alza lo sguardo verso il cielo azzurro, come nella fotografia di Manuel Felisi. Mentre, nel video di Paola Di Bello, lo scorrere delle persone in una delle torri dello stadio di San Siro produce l’effetto di una vite senza fine che ruota all’infinito su sé stessa.

Nelle fotografie di Maurizio Galimberti, invece, le regole prospettiche vengono disattese da nuovi punti di vista generando orizzonti inattesi; gli autoritratti di Paolo Ventura in veste di soldati reduci dalle grandi guerre riescono a comunicare la loro voglia di lasciarsi alle spalle tutti gli orrori che hanno vissuto per ricrearsi una nuova vita.

Inoltre, un’installazione interattiva situata all’interno di una “camera immersiva”, che aggiunge valore e sentimento alla mostra, farà scoprire ai visitatori come anche i pazienti affetti da mieloma multiplo, possano vedere la malattia da una nuova prospettiva. La mostra si chiude idealmente con una sezione pedagogica, dove si troveranno indicazioni medico-scientifiche sulla malattia. Da un lato si informerà il visitatore sulla patologia, dall’altro si sottolineerà come, attraverso la ricerca e lo sviluppo di nuove cure, la qualità della vita del paziente sia notevolmente migliorata.

Il percorso all’interno della sala esperienziale condurrà infine il visitatore ad approfondire l’attività di Ail a supporto dei pazienti affetti da mieloma multiplo.

Nell'immagine in apertura Agnese Purgatorio e la foto dal titolo “Dalla clandestinità”