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Un’associazione di popolo che dà valore alla solidarietà

Lanciato oggi a Roma il 53esimo congresso di Anpas dal titolo “Dare Valore” che si terrà nella capitale dal 30 novembre al 2 dicembre. Ricordando la nascita delle pubbliche assistenze prima del 1904, il presidente Fabrizio Pregliasco ha detto: «Abbiamo una storia e siamo un’opportunità per le comunità per migliorare la qualità della vita. Un movimento vitale e in continuo cambiamento»

di Redazione

Un'associazione di popolo che da da oltre 150 anni interviene sui bisogni della collettività e che dal 30 novembre al 2 dicembre si riunirà a Roma nel cinquantatreesimo congresso della sua storia con il titolo “Dare Valore”. Anpas ha presentato il suo Congresso oggi in Sala Nilde Iotti (Camera dei Deputati).

Un incontro con i parlamentari per approfondire le problematiche sottese ai singoli settori dove operano le pubbliche assistenze. Anpas non vuole essere solo un organismo di rappresentanza, ma – sottolinea una nota – un aggregatore di progettualità ed esperienze, un luogo aperto di partecipazione per uomini e donne, un incubatore per sperimentare nuove attività e servizi per la salute dei cittadini e la sicurezza dei nostri territori. «Vorremmo interpretare al meglio il ruolo di Rete nazionale che la riforma del Terzo Settore ci ha riconosciuto in termini formali ma che è stato da sempre uno degli obiettivi principali del nostro Movimento».

Dopo il saluto dell'onorevole Massimiliano Capitanio, che ha relazionato sull'iter dei procedimenti che riguardano da vicino le attività delle pubbliche assistenze, e con la presenza di alcuni parlamentari, Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas, ha esordito nella sua introduzione ricordando Egidio Pelagatti e Angela Bozzia, due lutti che la scorsa settimana hanno colpito Anpas: un saluto commosso a cui si sono uniti i tanti e dirigenti nazionali e locali Anpas presenti.

929 pubbliche assistenze Anpas con persone pronte tanto nel quotidiano quanto nell'emergenza. «Le pubbliche assistenze e la voglia di stare insieme sono nate prima del 1904 quando è nata la Federazione delle pubbliche assistenze» ha dichiarato Pregliasco. «Abbiamo una storia e siamo un’opportunità per le comunità per migliorare la qualità della vita. Un movimento vitale e in continuo cambiamento».

Carmine Lizza, direzione nazionale e responsabile Protezione civile Anpas, ha presentato la storia e il sistema di protezione civile Anpas: «dalla formazione alla creazione di comunità solidali, passando per la prevenzione, l’emergenza e la resilienza: questo è il nostro modo di fare da sempre. Ma solo preparando le comunità possiamo superare l’emergenza nel miglior tempo possibile con la ricostruzione dei quartieri sociali. Dobbiamo promuovere un percorso a tutto tondo sulla consapevolezza dei cittadini: è l’unica arma che abbiamo».

Carlo Castellucci, vicepresidente Anpas, ha presentato le attività sanitarie delle pubbliche assistenze Anpas partendo dai numeri (102823 volontari, 3873 dipendenti) passando poi ad un focus sulla formazione sanitaria e sull'evoluzione del soccorso dagli anni Ottanta a oggi attraverso tutte le emergenze nazionali e locali. «Dal soccorso alla teleassistenza, dal soccorso piste all'assistenza alle manifestazioni, Anpas c'è sempre stata e continuerà ad esserci». Castellucci ha poi presentato le varie criticità rispetto alla nuova normativa europea e al recepimento nel sistema normativo italiano: «Il volontariato si muove in un sistema organizzato ed è quindi importante quindi l’iter formativo svolto dai volontari Anpas».

Il ricordo di Gara ed Erica vittime di femminicidio: così Elsa Fulgenzi, direzione nazionale Anpas, ha esordito con la presentazione delle tante attività sociali fatte da Anpas in favore delle persone con disabilità, giovani, multicultura. «Dai Centri diurni all’accoglienza dei migranti, dallo sport sociale alla consegna dei farmaci a domicilio: sono tante le attività dei volontari Anpas rivolte al sociale e al supporto delle persone più in difficoltà. Un vanto per noi aver iniziato con dei percorsi virtuosi anche sui bisogni emergenti come il cyberbullismo e il sexting» ha sottolineato Fulgenzi. «Il tutto fatto attraverso sinergie con le istituzioni nazionali, locali e internazionali, con altre reti sociali e centri di ricerca».

Patrizio Petrucci ha ricordato che Anpas è un’associazione di popolo da oltre 150 anni, oggi aderiscono in tutto 600mila cittadini. Petrucci, past president Anpas, ha poi ricordato la storia delle pubbliche assistenze attraverso i numeri della partecipazione popolare alle prime pubbliche assistenze e i tanti percorsi virtuosi fatti nella storia del movimento «A Montepulciano nel 1908 la pubblica assistenza aveva 1000 soci. Oggi dobbiamo tornare a fornire servizi semplici su cui nessuno oggi interviene: lo sviluppo di mutualismo non solo come storia passata, ma per il futuro. Un futuro in cui dovremo creare economia sociale. La dimensione economica e finanziaria delle pubbliche assistenze: il volume complessivo non è inferiore ai 350 milioni di euro. Complessivamente superiamo i 650 milioni di euro».

Nelle immagini la presentazione del 53esimo congresso