Cooperazione & Relazioni internazionali

Ankara, la biblioteca creata dai netturbini con i libri abbandonati

Gli operatori ecologici della capitale turca hanno recuperato i libri lasciati nelle strade e gettati nei bidoni della spazzatura, creando una grande biblioteca aperta al pubblico che raccoglie più di 6000 volumi

di Cristina Barbetta

Ad Ankara, un gruppo di netturbini ha fondato una biblioteca che riunisce libri altrimenti destinati al macero. Tutto nasce qualche anno fa, quando gli operatori ecologici dell’area di Çankaya, Ankara, vedendo la grande quantità di libri gettati ai lati delle strade o nei bidoni della spazzatura, anziché buttarli, decidono di raccoglierli di loro iniziativa, li portano a casa e iniziano a classificarli. Nel frattempo, mano a mano che la notizia di questa raccolta di libri si diffonde, si uniscono gli abitanti del quartiere che decidono di aiutarli donando loro altri libri. Così il progetto della biblioteca inizia a prendere forma.

«Abbiamo iniziato a discutere l’idea di creare una biblioteca con questi libri. E quando tutti l’hanno supportata, il progetto è partito», ha commentato il sindaco di Çankaya, Alper Tasdelen.
Come sede della biblioteca viene scelta una vecchia fabbrica di mattoni in disuso da 20 anni che si trova nella sede del dipartimento di igiene. I suoi lunghi corridoi sono l’ideale per disporre le librerie.

«Grazie al nostro intervento, questi libri, che avevano perso valore, dal momento che erano stati gettati nell’immondizia, l’hanno recuperato», afferma Sema Keskaya, capo delle risorse umane della municipalità di Çankaya.

L’accesso alla biblioteca inizialmente era riservato agli operatori ecologici di Ankara e alle loro famiglie. Successivamente, visto il grande successo, è stata aperta al pubblico, a settembre 2017.
La biblioteca contiene più di 6000 volumi, anche in lingua inglese e francese, divisi in 17 categorie, che vanno da letteratura a saggistica, a libri per bambini.

Prima, speravo di avere una biblioteca a casa mia, ora ne ho una qui

Serhat Baytemur, operatore ecologico e cofondatore della biblioteca

Il patrimonio librario è diventato così esteso che vengono effettuati prestiti anche a scuole e carceri. Aperta 24 ore su 24, la biblioteca è diventata un centro di aggregazione con una sala di lettura, una per giocare a scacchi, una caffetteria, ed è anche diventata un luogo di ritrovo per i ciclisti che effettuano escursioni nelle vicinanze.
Serhat Baytemur, operatore ecologico e uno dei fondatori della biblioteca, ha così commentato: «Prima, speravo di avere una biblioteca a casa mia, ora ne ho una qui».


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