Attivismo civico & Terzo settore

Azzardo. Consulta Antiusura: legalità è oramai paravento delle mafie

Mons. Alberto D’Urso: “sodalizio tra il mondo dell’azzardo e la criminalità organizzata sulla pelle delle persone più fragili e indifese”

di Redazione

“Giocate per un totale di 4,5 miliardi di euro, 68 persone arrestate in varie parti d'Italia, tutti accusati a vario titolo di associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e autoriciclaggio, illecita raccolta di scommesse online e connessa fraudolenta sottrazione ai prelievi fiscali dei relativi guadagni. E chi più ne ha, più ne metta. La maxi operazione, condotta dalla Guardia Di Finanza insieme a Polizia, Carabinieri e Direzione Investigativa Antimafia, conferma il sodalizio tra il mondo dell’azzardo e la criminalità organizzata che in accordo tra loro gestiscono affari d’oro sulla pelle delle persone più fragili e indifesi”.

Lo ha dichiarato il Presidente della Consulta Nazionale Antiusura, Mons. Alberto D’Urso, in merito alla maxi operazione delle bene emerite forze dell’ordine che ha portato all'arresto di 68 persone in varie parti d'Italia.

“I vari gruppi coinvolti che hanno abbandonato ogni contrasto, che abitualmente è presente nelle varie famiglie malavitose, in ragione dell’azzardo, come emerge dalle indagini, avrà pure un significato. Il messaggio è stato raccolto e denunciato alle istituzioni in tempi non sospetti dalla Fondazione Antiusura San Nicola e Santi Medici. Il 50 per cento delle persone indebitate o vittime di usura denunciano l’azzardo quale causa di indebitamento. Tramite l’azzardo molte persone a loro insaputa si trovano invischiate nella rete dell’usura e della criminalità da cui uscire può costare anche la vita.

Lunedì una delegazione della Consulta Nazionale Antiusura in un incontro al Viminale, ha presentato al Sottosegretario Luigi Gaetti un piano di lavoro in cui si individua unasoluzione istituzionale coerente, con i principi scritti in Costituzione (e segnatamente con gli artt. 3, 32, 41, 47 e 530, riassunti in 10 punti, che possano depurare il nostro Paese dalla piaga dell’azzardo.

Il mio auspicio è che anche le Istituzioni, il mondo del volontariato e delle associazioni no-slot – ha concluso mons. Alberto D’Urso– facciano fronte comune per arginare l’industria dell’azzardo, la quale non produce economia o posti lavoro, brucia la salute delle persone, le casse dello Stato e il Pil”.


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