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Emergenza freddo, porte aperte ai senza dimora

Anche quest'anno la Confederazione si mobilita in difesa dei più deboli. Già a lavoro in molte parti d’Italia le “Unità di Strada” mentre tutte le 700 Misericordie italiane sono invitate ad aprire le proprie sedi per ospitare le persone in difficoltà

di Redazione

“Chiunque busserà troverà aperte le nostre porte”, partendo da questo semplice appello di Papa Francesco, le Misericordie italiane anche quest’anno sono attive per aiutare tutti coloro che non hanno una casa dove ripararsi nelle fredde notti d’inverno.
Sono già al lavoro in molte parti d’Italia le “Unità di Strada” delle vere e proprie squadre di Sorelle e Fratelli che, in accordo con i servizi sociali dei vari comuni, hanno il compito di assistere in strada i senzatetto offrendo loro cibo, bevande calde, coperte e altri generi di conforto cercando anche di accompagnarli verso gli asili notturni.

Oltre a questo, ognuna delle 700 Misericordie italiane è chiamata ad aprire le porte della propria sede per ospitare ogni persona in difficoltà, alla ricerca di un rifugio per la notte. Nello stesso tempo saranno anche attivati percorsi di segnalazione ai servizi sociali istituzionali al fine di rispondere al meglio alle richieste e individuare il giusto mezzo per aiutarli con continuità.

L’inverno è il periodo più difficile per i senzatetto, ed ogni anno si registrano in genere diverse morti da imputare proprio al freddo. In Italia sono oltre 60mila i senza dimora e sono distribuiti su tutto il territorio nazionale anhe se la loro concentrazione maggiore è nelle città. Le Misericordie da sempre si sono attivate per affrontare questo problema in modalità sempre più puntuale ed adeguata, in coordinamento con i servizi sociali dei vari comuni per realizzare anche percorsi di presa in carico di queste persone più svantaggiate.

L’Area Emergenze della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia – rende noto un comunicato – è a disposizione di tutte le Confraternite per il supporto e la progettazione del servizio e sta già fornendo, a quelle che si sono attivate, un servizio di consulenza e nuove linee guida per portare avanti il servizio e rafforzare o realizzare insieme agli altri soggetti territoriali luoghi da adibire a rifugio notturno.

In apertura photo by Ev on Unsplash