Cooperazione & Relazioni internazionali

L’italiana “Aria Nuova” tra i vincitori del premio Cese per la società civile

Nell'edizione di quest'anno, che celebra le identità, i valori e il patrimonio culturale europeo come forza unificatrice per l'Europa, la cooperativa sociale "Aria Nuova" ha condiviso il secondo premio con altri tre candidati, mentre il primo premio è stato assegnato all'associazione tedesca Danube-Networkers for Europe (Danet)

di Redazione

Cinque progetti hanno ricevuto il 13 dicembre il premio Cese 2018 per la società civile, che mira a ricompensare e incoraggiare iniziative di organizzazioni della società civile e/o di privati cittadini che abbiano contribuito in misura significativa alla promozione dei valori comuni che sostengono la coesione e l'integrazione europea.

Il progetto "Sapori danubiani: il pane unisce", realizzato dall'associazione Danet, ha vinto il primo premio. Aria Nuova condivide il secondo premio con altri tre candidati.

L'idea alla base del progetto che ha vinto il primo premio – "Sapori danubiani: il pane unisce", realizzato dall'associazione Danet – è quella di far vivere ai cittadini il pane come patrimonio culturale immateriale comune, un patrimonio da condividere e che li unisce nella diversità. A tal fine, Danet organizza attività di panificazione e sagre aperte a persone di ogni generazione e origine etnica, e con livelli diversi di istruzione o di reddito.

La cooperativa sociale italiana Aria Nuova, che lavora da anni con persone che soffrono di problemi mentali, ed è specializzata nel trattamento di pazienti degli ex ospedali psichiatrici giudiziari, è stata premiata peril progetto Eco Museo. Che aiuta le persone con disabilità mentali a fruire direttamente del patrimonio artistico e culturale, affermando così l'universalità del diritto alla cultura, facendo loro vivere l’esperienza della bellezza e del senso di identità. Il progetto coinvolge 39 partecipanti, con diversi gradi di disabilità, che abitano in sette unità residenziali della Campania, una regione che può vantare un ricco patrimonio di testimonianze dell'epoca romana, musei ed esempi di architettura di periodi diversi. Accompagnando i pazienti nei siti culturali e artistici, e poi consentendo loro di esprimere in modo creativo le esperienze estetiche acquisite in laboratori partecipativi, l'iniziativa riduce il loro senso di isolamento e abbatte gli ostacoli alla loro inclusione sociale.

Quale riconoscimento per la sua attività, la cooperativa sociale italiana ha ricevuto 9000 euro. Lo stesso importo è stato assegnato agli altri tre vincitori del secondo premio, ossia tre progetti provenienti rispettivamente dalla Germania, dalla Grecia e dal Regno Unito, mentre l'organizzazione tedesca Danet, vincitrice del primo premio, ha ricevuto 14000 euro.

Insieme ad Aria Nuova, hanno ricevuto il secondo premio:
– L'iniziativa tedesca SWANS, in cui un gruppo di volontarie organizza seminari per l'avanzamento professionale e la carriera dirigenziale destinati a studentesse universitarie dalle elevate potenzialità, provenienti da famiglie immigrate, e a donne di colore, allo scopo di aiutarle a ottenere il posto di lavoro che meritano e porre fine alla loro discriminazione sul mercato del lavoro.
– La campagna culturale intitolata "80 anni dopo, i minori in fuga hanno ancora bisogno di un passaggio sicuro", lanciata dall'associazione britannica Safe Passage, che si batte per un maggiore sostegno dell'opinione pubblica nei confronti dei profughi minorenni di oggi, paragonando la situazione attuale a quella affrontata con il Kindertransport, una grande operazione umanitaria con cui, alla vigilia della seconda guerra mondiale, tanti cittadini britannici accolsero migliaia di bambini e ragazzi in fuga dalle persecuzioni naziste.
– Un festival cinematografico greco dedicato ai cortometraggi e organizzato dall'associazione Balcani oltre le frontiere. Il festival, che si svolge ogni anno in una città diversa dei Balcani, è una rassegna delle opere di registi, balcanici e non, che fa leva sulla forza emancipatrice dell'arte per superare le divisioni radicate nel tragico passato della regione.

Luca Jahier, presidente del Cese, ha dichiarato nel corso della cerimonia di premiazione: «Nel quadro dell'anno europeo del patrimonio culturale 2018, il Cese auspica che questo premio contribuisca ad accrescere la consapevolezza del patrimonio culturale dell'Europa e della molteplicità e ricchezza delle identità europee. Il Premio Cese per la società civile, infatti, è inteso a promuovere progetti che rafforzino il senso comune di appartenenza e ne facciano apprezzare il significato attraverso e insieme con la diversità, e mira ad accrescere la visibilità dei tanti progetti che, in ogni parte d'Europa, promuovono valori europei come il rispetto della dignità umana e dei diritti umani, la libertà, la democrazia, l'uguaglianza e lo Stato di diritto. Per ultimo, ma non meno importante, vogliamo dare il giusto riconoscimento alle persone e alle associazioni che si battono ogni giorno per un'Europa fondata su questi valori».

Il Premio Cese per la società civile, che quest'anno celebra il suo 10° anniversario, ha visto la partecipazione di 150 candidati provenienti da ben 27 Stati membri, a dimostrazione dell'enorme entusiasmo della società civile di ogni parte d'Europa per la promozione dei valori e del patrimonio culturale europei. Quest'anno lo Stato membro più rappresentato è stato l'Italia, da cui sono sono provenuti 24 dei progetti presentati. Con questo premio il Cese intende riconoscere e promuovere il lavoro svolto a favore della comunità da associazioni e da persone fisiche. Il premio viene attribuito per "l'eccellenza nelle iniziative della società civile" e verte ogni anno su un tema diverso ma comunque attinente a un ambito importante di attività del Cese. L'edizione 2017 del premio era dedicata all'imprenditorialità innovativa volta a promuovere l'integrazione delle persone svantaggiate nel mercato del lavoro.

Foto: pagina facebook EESC-European Economic and Social Committee (Cese-Comitato economico e sociale europeo)


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