Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Attivismo civico & Terzo settore

Torna la guida Michelin per i poveri

È una pubblicazione per l'aiuto e l’accoglienza dei senza dimora. Si chiama: “Dove mangiare, dormire e lavarsi”, ed è realizzata per il 29° anno dalla Comunità di Sant'Egidio

di Cristina Barbetta

«Questo libretto è una bussola da tenere in tasca per orientarsi nella città», spiega la guida “Dove mangiare, dormire e lavarsi”, realizzata dalla Comunità di Sant’Egidio per il 29esimo anno, rivolta «prima di tutto a chi ha bisogno di aiuto: poveri, persone senza fissa dimora, anziani o stranieri. Per questo è distribuita gratuitamente a chi ne fa richiesta. Ma è utile anche a tutti coloro che operano nel sociale»

La guida è composta da 259 pagine e contiene gli indirizzi di 879 servizi e strutture del mondo del volontariato che possono essere d’aiuto ai senza dimora, come mense e segnalazione dei luoghi dove vengono distribuiti pasti per le strade, centri di ascolto, ostelli e centri di accoglienza dove dormire, strutture dove lavarsi e curarsi e centri per tossicodipendenti e alcolisti.

In tutta Italia, secondo dati dell’Istat, i senza dimora sono oltre 50 mila e solo a Roma sono 8000, così suddivisi, stima la Comunità di Sant’Egidio: 3000 persone che dormono all’aperto, 2500 che dormono in edifici abbandonati e altri insediamenti, e 2500 nei centri di accoglienza notturna.

Accanto all’aumento delle persone senza fissa dimora si rileva anche un aumento dell’offerta di solidarietà, cioè di coloro che vogliono dare una mano, che sono aumentati del 20% nel 2018. Questi ultimi trovano nella guida le informazioni utili per aiutare.

Questa pubblicazione è dedicata a Modesta Valenti, che viveva alla Stazione Termini e che è morta senza soccorso il 31 gennaio 1983 perchè il personale dell’ambulanza si rifiutò di aiutarla a causa della sua sporcizia. Da allora, il 31 gennaio è diventato il giorno della memoria delle persone che sono morte per la strada.

I volontari della Comunità di Sant’Egidio, nata nel 1968 a Roma e diventata una rete diffusa in più di 70 paesi al mondo, offrono circa 200 mila cene all’anno, servite nelle mense o nelle strade. Consegnano 22 mila coperte all’anno e distribuiscono 5 tonnellate di cibo a settimana e tre di indumenti.

Come ogni anno, dal 1982, la Comunità di Sant’Egidio organizza anche quest’anno centinaia di pranzi di Natale per i senza tetto. L’anno scorso hanno partecipato oltre 55mila persone in difficoltà in Italia e più di 230 mila nel mondo. L’obiettivo di quest’anno è fare pranzare 60.000 persone tra indigenti e volontari in 100 città italiane e 73 Paesi al mondo. Per finanziare questo grande evento di solidarietà la Comunità di Sant’Egidio ha avviato la campagna “Aggiungi un posto a tavola”: con un sms o una chiamata da rete fissa sarà possibile donare due euro agli organizzatori e aiutare i senza tetto a vivere un Natale migliore.

A questo link è possibile scaricare la guida “ Dove mangiare, dormire e lavarsi”.

Foto di apertura: Ev/Unsplash


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA