L'Unione europea ha 500 milioni di abitanti ma non può accogliere 49 migranti?
3 Gennaio Gen 2019 1014 03 gennaio 2019Da giorni 32 persone sono a bordo della nave della “Sea Watch 3”, mentre altre 17 persone si trovano a bordo della nave dell'Ong “Sea Eye” e non hanno ancora trovato un porto sicuro
L'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) esprime preoccupazione per la situazione dei 49 migranti soccorsi da giorni nel Mediterraneo e ai quali non è stato ancora garantito un porto di approdo sicuro.
Dal 22 dicembre, quindi da oltre 10 giorni, 32 persone sono a bordo della nave della “Sea Watch 3”, mentre altre 17 persone si trovano a bordo della nave dell'Ong “Sea Eye”, che li ha soccorsi in mare lo scorso 29 dicembre.
Entrambe le imbarcazioni non sono equipaggiate per ospitare a bordo persone per periodi così lunghi, soprattutto in un periodo difficile come quello invernale, con temperature in progressivo abbassamento e con un mare che rischia di diventare sempre più mosso.
È inaccettabile lasciare per così tanto tempo in mare, senza un’assistenza adeguata, uomini, donne e bambini che hanno rischiato la vita a bordo di barche fatiscenti dopo avere affrontato le difficoltà di un viaggio che - dai paesi di origine in poi - è spesso caratterizzato da esperienze drammatiche e violente.
È urgente e necessario che gli Stati europei dimostrino senso di responsabilità e di solidarietà per i migranti e rifugiati e offrano quanto prima un porto di approdo sicuro alle 49 persone in questione.
Questo l'ultimo twit di SeaWatchItaly.
Solo per chiarire di nuovo: ci è permesso solo di avvicinarci alla costa, niente di più.Non abbiamo un #PortoSicuro,nessuna terra in vista per i nostri ospiti e il nostro equipaggio. Domani sarà il 13esimo giorno in mare.E' tempo di una risposta europea a questa crisi umanitaria. pic.twitter.com/2sPwhTU7jx
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) January 2, 2019
Foto @SeaWatchItaly
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