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Migranti: Macron ora parla di “quote”

Il Presidente francese, sempre più in affanno sul fronte sociale, cerca di portare al centro del dibattito «la sfida delle migrazioni». Ma la sua mossa tattica, può rivelarsi una catastrofe strategica

di Marco Dotti

Emmanuel Macron è nell'angolo. Per uscirne, punta a rilanciare il dibattito sull'immigrazione. Come?

Riprendendo l'idea delle quote proposta di François Fillon nel 2017.

Calcolo politico dicono i realisti. Pessimo calcolo, aggiungono i critici: è come gettare benzina sul fuoco di una situazione sociale (leggi "gilet gialli) già arroventata.

Nel dibattito sulla Francia di Emmanuel Macron, non è Marine Le Pen, ma Macron stesso a riportare al centro dell'agenda la questione.

ll presidente affronta l'argomento nella sua "lettera ai francesi" pubblicata domenica scorsa. Che cosa chiede ai cittadini Emmanuel Macron? Chiede proposte per «rispondere alla sfida» migratoria.

Il linguaggio di Macron non è cambiato, ma le tonalità da neuro marketing non fanno più effetto. E il suo appello diretto ai cittadini aumenta la confusione dove c'è. E dove non c'era, la crea.

Così rispunta fuori dal cilindro bucato del leader di En Marche l'idea delle quote.

Ai più attenti non è sfuggito un dettaglio: mai, nelle loro rivendicazioni, i gilet gialli hanno posto la questione migratoria. Il tentativo di spostare altrove il baricentro dell'attenzione, servendosi di uno pseudo dibattito sulle migrazioni era fino a ieri una prerogativa populista.

Ma il populismo rovesciato di Emmanuel Macron ci ha abituato a tutto.


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