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“Tutti i colori del buio”: così un lascito illumina la vita di chi non vede e non sente

«Se oggi il primo lotto del nuovo Centro Nazionale è già operativo e stiamo costruendo il secondo lotto è anche grazie a chi ha ricordato la Lega nelle ultime volontà. Non è necessario avere ingenti patrimoni per predisporre un testamento solidale», ricorda Rossano Bartoli, presidente della Lega del Filo d'Oro.

di Redazione

Il primo lotto del nuovo Centro Nazionale della Lega del Filo d’Oro, così come il proseguimento dei lavori per la realizzazione del secondo lotto. Ma anche la costruzione del Centro Socio Riabilitativo Residenziale di Modena o la piscina per l’idroterapia, il parco esterno e interventi di miglioramento del Centro Socio Sanitario Residenziale di Molfetta. O ancora l’ampliamento della struttura del Centro di Termini Imerese, con la piscina e la mensa, o il Centro Socio Sanitario Residenziale di Lesmo. Sono tutti esempi concreti di come la Lega del Filo d’Oro ha tradotto in servizi per le persone sordocieche l’ultimo gesto di solidarietà racchiuso nel testamento di tanti Italiani: nuovi centri per essere presenti in più regioni d’Italia, ma anche per rispondere a più persone e per essere loro più vicini, quotidianamente, tramite i Servizi Territoriali.

«Ricordare la Lega del Filo d’Oro nelle ultime volontà si tradurrà in un aiuto concreto per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e per le loro famiglie. Questi fondi che ci consentono di garantire una progettualità a lungo termine e di offrire servizi fondamentali per permettere alle persone sordocieche che assistiamo di raggiungere il maggior livello di autonomia possibile», dichiara Rossano Bartoli Presidente della Lega del Filo d’Oro. «Se oggi il primo lotto del nuovo Centro è già operativo e stiamo costruendo il secondo lotto è anche grazie a chi ha ricordato la Lega nelle ultime volontà. Non è necessario avere ingenti patrimoni per predisporre un testamento solidale».

Il primo lascito solidale ricevuto dalla Lega del Filo d’Oro risale al 1970, quando la signora Maria Cristina lasciò alla Lega del Filo d’Oro un appartamento nella sua città. Da allora continua a crescere il numero delle persone che scelgono di ricordare la Lega del Filo d’Oro nelle loro ultime volontà: nel 2017, con quasi 10 milioni di euro raccolti, i testamenti solidali rappresentano una delle principali forme di sostegno per le attività dell’Associazione. Medaglia d’oro di generosità alla Lombardia (da cui sono arrivati, nell’ultimo anno, il 23% dei lasciti solidali), seguita da Marche (14,9% dei casi) e Lazio (14,1%). Il 40% delle persone che citano la Lega del Filo d’Oro nelle loro ultime volontà non avevano sostenuto prima l’Associazione.

Per raccontare a chi ancora non conosce il lascito solidale e come, attraverso di esso, si può contribuire a cambiare la vita di una persona sordocieca, la Lega del Filo d’Oro lancia la terza edizione della campagna di informazione e sensibilizzazione “Tutti i colori del buio”. Si tratta di una comunicazione che rompe totalmente gli schemi sul tema: lo spot ha l’obiettivo di far riflettere su quanto il buio accomuni un lascito testamentario, ultimo gesto di solidarietà, alla dimensione in cui vivono costantemente immerse le persone sordocieche e come questo possa diventare e trasformarsi, invece, in “luce” e “suoni”, vale a dire in progetti concreti della Lega del Filo d’Oro in grado di portare cura e assistenza a un numero sempre crescente di persone che ne hanno bisogno nel nostro Paese.

Per maggiori informazioni su un lascito solidale a favore della Lega del Filo d’Oro, si può consultare il sito lasciti.legadelfilodoro.it o contattare il numero verde gratuito e dedicato 800 969600, chiedendo l’invio della apposita guida o di essere ricontattati da un esperto.