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Fare impresa per creare impatto sociale: la sfida di Call for Change

Sta per concludersi la seconda edizione di Call for Change, il percorso di accelerazione di idee imprenditoriali per organizzazioni non profit finanziata da Fondazione Johnson & Johnson e realizzata da Human Foundation. Il 26 febbraio le 5 organizzazioni selezionate presenteranno i risultati del proprio lavoro

di Francesca Panunzi

Sta per concludersi la seconda edizione di Call for Change, il percorso di accelerazione di idee imprenditoriali per organizzazioni non profit finanziata da Fondazione Johnson & Johnson e realizzata da Human Foundation all’interno del programma Percorsi di innovazione sociale, che dal 2015 rafforza le competenze degli operatori sociali del centro e sud Italia con lo scopo di accrescerne la capacità di generare impatto sociale. Call for Change raccoglie due sfide: scommettere sulla capacità imprenditoriali delle organizzazioni coinvolte e lavorare al rafforzamento dell’ecosistema italiano dell’innovazione sociale e della finanza ad impatto.

Il 26 febbraio, a Roma, le 5 organizzazioni selezionate presenteranno i risultati dei mesi di accelerazione, nel corso dei quali le loro idee hanno preso forma, trasformandosi in strategie di business sociale pronte ad essere valutate da una platea di investitori e donatori impact-oriented tra i quali saranno presenti organizzazioni filantropiche, istituti di credito, fondi di investimento, fondazioni d’origine bancaria.

Ciascuna organizzazione ha avuto accesso a 100 ore di accompagnamento specialistico da parte dello staff di Human Foundation. La dimensione finanziaria, spesso un elemento critico nella costruzione di modelli di social business, è stata affinata grazie alla collaborazione di UBI Banca e UniCredit, attraverso sessioni specifiche focalizzate sulla sostenibilità finanziaria delle proposte di imprenditoria sociale costruite.

Il cambiamento di lungo periodo che Call for Change si prefigge è quindi accrescere la resilienza organizzativa degli enti partecipanti, rafforzando la capacità di gestire in maniera efficace i processi, le risorse umane, l’accountability, al fine di diversificare la propria proposta di valore generando nuovi modelli di welfare territoriali. Acquisire tali competenze è un passaggio di fondamentale importanza nella vita delle organizzazioni che hanno come obiettivo quello di creare impatto sociale e che sempre più spesso si confrontano con le logiche competitive e gli strumenti finanziari che un tempo appartenevano esclusivamente al mondo profit.

Una delle intuizioni di Fondazione Johnson&Johnson nel sostenere questa esperienza è quella di pensarla come una piattaforma open-source, alla quale si possono aggregare altre organizzazioni, che ne condividono la missione, come in passato le Fondazioni di Ascoli e Fabriano, e nell’ultima edizione UBI Banca e UniCredit. Queste forme di partenariato outcome oriented sono win-win: in grado di generare vantaggi per tutti gli attori coinvolti, con ricadute positive per i differenti agenti economici e sociali dei contesti di riferimento. Un ulteriore tassello all’edizione 2018, è la collaborazione con lo Spazio Attivo di Roma Casilina, gestito da Lazio Innova, l’ente della Regione Lazio dedicato alla promozione dell’innovazione nel territorio regionale.

Le cinque organizzazioni selezionate nel 2018 su un totale di partecipanti a Percorsi di Innovazione di 27 ETS del centro sud Italia sono:

  1. La Cooperativa Sociale Imago (di tipo B) di Santa Severa (RM) nasce nel 1998 come spin-off della più grande Cooperate, ETS che gestisce comunità riabilitative per persone tossicodipendenti, con l’obiettivo di dare completamento al ciclo terapeutico attraverso un’azione mirata all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale. Partecipano al percorso di accelerazione con l’obiettivo di sostenere il percorso di emancipazione economica e umana dei propri utenti, creando un laboratorio di pasticceria e panificazione che rifornirà “Cattive Compagnie”: un bar che dal 2015 offre occasioni di formazione e inserimento lavorativo nel ramo della ristorazione.
  2. Aurora Società Cooperativa Sociale Onlus, con sede a Villamassargia, è una cooperativa sociale sarda di tipo “A” che si occupa di fornire servizi di salute mentale e assistenza alla persona. Attraverso il percorso presenta l’ampliamento del proprio modello di intervento con nuovi servizi creati per soddisfare le esigenze del nuovo segmento di clientela all’interno del nuovo spazio polivalente “Are You Ok?”. Obiettivo di lungo periodo è l’ampliamento dello spazio polivalente facendolo divenire un modello replicabile in altri territori della Sardegna.
  3. La Cooperativa Sociale Volta la Carta O.N.L.U.S. nasce ad Ottobre del 2016 a Palermo, come naturale prosecuzione ed ulteriore perfezionamento dell’esperienza ultradecennale maturata nel territorio attraverso l’Associazione Volta la Carta, che dal 2004 opera nel tessuto sociale della città di Palermo, sostenendo le persone con disagio psichico e i loro familiari. La proposta di valore con cui hanno partecipato a Call for Change si propone di offrire percorsi di autonomia e di inclusione socio-lavorativa per le persone con differenti livelli di disagio psichico attraverso l’apertura di un’Eco-lavanderia sociale “Crazy Wash”.
  4. L’Istituto Don Calabria gestisce attività residenziali e diurne che mirano all’accoglienza, al recupero, all’educazione, alla formazione, all’inclusione lavorativa e all’inserimento sociale di minorenni e giovani, italiani e stranieri in diverse regioni italiane: in Campania è presente a Napoli e Afragola. È proprio qui che nasce il progetto selezionato da Fondazione Johnson & Johnson e Human Foundation: grazie alla riqualificazione di un immobile confiscato e ristrutturato grazie ai fondi regionali, l’Istituto riuscirà ad aumentare la resilienza dei giovani del territorio. Lo stabile verrà tripartito in una comunità alloggio per minori, in un centro di aggregazione per giovani e in un laboratorio di panificazione. Quest’ultimo, che produrrà dolci e prodotti da forno tipici del territorio locale verrà utilizzato anche dai ragazzi che potranno sperimentare dei percorsi di inserimento lavorativo e responsabilizzazione verso la legalità.
  5. Infine nel quartiere Pigneto della Capitale è presente la Cooperativa Sociale Ruota Libera, attiva sul territorio romano dal 1977 con lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità, la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini attraverso la progettazione e la realizzazione di servizi sociali ed educativi. L’idea di business sociale è dedicata ai più piccoli e alle loro famiglie, attraverso l’ampliamento delle attività socio-culturali ed educative già in essere all’interno di Centrale Preneste uno spazio assegnato dal Comune all’interno del quale vengono effettuate attività di tipo culturale e teatrale tanto per minori quanto per le loro famiglie. La proposta di imprenditoria sociale si sostanzia nell’apertura di un Bar che funga da centro di socializzazione per le famiglie del quartiere.


*Francesca Panunzi è di Human Foundation


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