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“Mio fratello rincorre i dinosauri”: i siblings diventano un film

Ci sarà Alessandro Gassmann nel film tratto dal romanzo di Giacomo Mazzariol, che raccontava la quotidianità con il fratello Giovanni, che ha la sindrome di Down. Il suo messaggio? «È una condizione generale quella di non accettare se stessi e al tempo stesso accusare gli altri della nostra infelicità. Mamma dice sempre che amare un fratello non vuol dire scegliere qualcuno da amare ma ritrovarsi accanto qualcuno che non hai scelto e amarlo. Ecco, scegliere di amare, non scegliere la persona da amare»

di Sara De Carli

Ricordo che quando Giacomo Mazzariol scrisse “Mio fratello rincorre i dinosauri”, mi disse che era un po’ scocciato dal fatto i giornalisti lo cercassero come quello che ha scritto il libro sul fratello down, mentre lui «di certo non volevo scrivere di disabilità o di com’è la vita accanto a una persona down: non mi va che il libro finisca nella sezione “testimonianze sulla disabilità”. Avevo una voglia matta di raccontare di mio fratello e della sua quotidianità, perché io non lo so cosa significa vivere con la disabilità e neanche con un down, io so cosa significa vivere con mio fratello Giovanni. Quello che vorrei fare io è portare chi legge dentro il mondo di Giovanni: se noi lo apprezziamo perché riesce a fare determinate cose, come mi sembra sia l’approccio della tv oggi con le persone down, fa vedere che sanno ballare, lavorare ecc restiamo nel nostro mondo, quello che invece manca è portare le persone dentro un mondo diverso, in cui l’amore o il successo sono un’altra cosa. Magari dopo aver letto il libro qualcuno regalerà a “un altro Giovanni” un sorriso anziché uno sguardo storto: per me è già tantissimo».

Eppure, dopo tre anni, se una storia particolare ha interessato tanti lettori e addirittura sta per diventare un film, qualcosa c’è. Per Giacomo quel qualcosa è che «è una condizione generale quella di non accettare se stessi e non ritenerci pronti per il mondo e al tempo stesso accusare gli altri della nostra infelicità. Mamma dice sempre che amare un fratello non vuol dire scegliere qualcuno da amare ma ritrovarsi accanto qualcuno che non hai scelto e amarlo. Ecco, scegliere di amare, non scegliere la persona da amare». Ho un ricordo bellissimo di Giacomo e della sua freschezza. E sono curiosa ora di vedere come sarà il film tratto da “Mio fratello rincorre i dinosauri”, le cui riprese sono appena iniziate. Sarà interpretato da Alessandro Gassmann e Isabella Ragonese, per la regia di Stefano Cipani, le riprese avranno una durata di cinque settimane e si svolgeranno in Emilia Romagna, tra Bologna e Pieve di Cento. Il film è una coproduzione italo-spagnola Paco Cinematografica, Neo Art Producciones con Rai Cinema. A firmare la sceneggiatura Fabio Bonifacci in collaborazione con Giacomo Mazzariol. Per la prima volta sullo schermo ci sarà Lorenzo Sisto.

Jack fin da piccolo ha creduto alla tenera bugia che i suoi genitori gli hanno raccontato, ovvero che Gio, suo fratello, fosse un bambino “speciale”, dotato di incredibili superpoteri, come un eroe dei fumetti. Con il passare del tempo Gio, che a dirla tutta, senza poesia, ha la sindrome di Down, per suo fratello diventa un segreto da non svelare. Gli anni delle scuole medie passano così. E quando Jack va al liceo e si innamora di Arianna, Gio con i suoi bizzarri e imprevedibili comportamenti diventa un fardello troppo pesante, tanto da raccontare di essere figlio unico. Ma non si può pretendere di essere amati da qualcuno per come si è, se non si è in grado per primi di amare gli altri accettandone i difetti. Sarà proprio questo l’insegnamento che Jack riceverà da suo fratello, grazie a quel suo originale punto di vista sul mondo e quando riuscirà a farsi travolgere dalla vitalità di Gio comincerà a pensare che forse è davvero un supereroe.


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