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Posteggi per disabili, una legge per il free parking

Per mettere fine alla babele normativa e consentire il posteggio ai disabili sulle strisce blu in tutta Italia senza costi Maria Chiara Gadda, parlamentare Pd, insieme a una cinquantina di colleghi di vari gruppi e schieramenti politici, ha presentato un disegno di legge composto di un unico articolo

di Paolo Biondi

Torino, Venezia, Arezzo, Brindisi, Taranto e Catania sono alcune delle grandi città i cui regolamenti comunali prevedono la contravvenzione per i disabili che parcheggiano nelle strisce blu senza pagare. Vicenza, Padova, Cuneo, Grosseto, Lecce e Trapani sono invece alcuni dei comuni che espressamente autorizzano la sosta.

Per mettere fine a questa babele normativa per persone con uguali diritti Maria Chiara Gadda, parlamentare Pd, insieme a una cinquantina di colleghi di vari gruppi e schieramenti politici, ha presentato un disegno di legge composto di un unico articolo che integra il codice della strada per consentire ai veicoli dei disabili di sostare gratuitamente nelle strisce blu. «Una norma di civiltà per un lavoro che deve essere non solo di tipo amministrativo ma anche culturale», ha detto Maria Chiara Gadda presentando il disegno di legge nel corso di una conferenza stampa alla Camera. Una proposta per sanare una situazione «indegna del nostro Paese», come ha commentato l’imprenditore Francesco Schlitzer, che ha portato la sua esperienza di figlio di un malato di Alzheimer.

Lisa Noja, deputata del Pd e delegata all’Accessibilità del comune di Milano, ha invece parlato della sua esperienza di amministratrice evidenziando che il concetto di accessibilità è più vasto del mondo dei disabili perché riguarda anche «chi si rompe una gamba e non può camminare per un certo periodo o la famiglia con un bambino piccolo in carrozzina». Sanare una tale situazione per i disabili ha anche un vantaggio economico perché «una persona che può vivere la propria vita in modo pieno costa meno alla collettività e le persone disabili possono essere aiutate a diventare parte della comunità», secondo il presidente dell’Unione per la lotta alla distrofia muscolare, Marco Rasconi.

La conferenza stampa romana è stata solo il primo passo in attesa che la proposta venga sollecitamente approvata: «Non ci piace l’effetto annuncio e sarebbe bello che una norma simile venisse approvata rapidamente nella commissione parlamentare, senza bisogno di andare in aula», ha auspicato il segretario generale di Cittadinanzattiva Antonio Gaudioso. Anche perché «il disabile che parte per una vacanza non sia costretto ad andare a vedere prima in quale centro può parcheggiare nelle strisce e in quale no», come ha detto Luca De Carlo che è molto sensibile al problema essendo sindaco di Calalzo di Cadore oltre che presidente di una comunità montana e parlamentare di Fratelli d’Italia. E che parlamentari di diverse provenienze si siano trovati uniti nel sottoscrivere questo ddl non deve stupire poiché «si tratta di una norma di civiltà e i diritti e le questioni di civiltà devono unire sotto il cappello della Costituzione», ha chiosato il presidente dei deputati di Leu Federico Fornaro che ha anche proposto che, «nella fase transitoria, in attesa della legge, l’Anci potrebbe garantire in tutti i comuni la pre-assunzione della norma in arrivo».


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