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Rendiconto online dei contributi? Da Italia Non Profit uno strumento semplice

Entro il 28 febbraio gli Enti non profit devono pubblicare online le entrate ricevute dalla Pubblica amministrazione. Si tratta del primo adempimento di trasparenza da svolgere online. Usando il tool gratuito messo a punto dalla piattaforma lo si può fare in modo facile e corretto

di Redazione

Se un Ente non profit ha ricevuto un contributo dalla Pubblica amministrazione o ha ottenuto entrate dal 5 per mille, entro il 28 febbraio deve pubblicare online le entrate ricevute. Dal 2019, infatti, la pubblicazione online dei contributi superiori a 10mila euro ricevuti dalle Pubbliche amministrazioni (Pa) è un obbligo per le organizzazioni non profit: per gli enti del Terzo Settore è il primo adempimento di trasparenza da assolvere online.

Si tratta di un adempimento molto importante – di cui per ora si è parlato ben poco, chiosa una nota di Italia Non Profit che ha deciso di mettere a disposizione di tutti gli Enti un aggiornamento del proprio strumento digitale gratuito, già molto utilizzato lo scorso anno da diverse associazioni.

Si tratta di Tool L124 che permette agli enti di adempiere correttamente alla prescrizione della norma: La compilazione del modulo è totalmente guidata e il modulo generato è a norma di legge perché contiene tutti i campi previsti dalla normativa.
«L’obbligo di trasparenza con termine 28 febbraio coinvolge una pluralità di enti: Associazioni, Fondazioni, Enti con qualifica di Onlus che in tutta Italia hanno ricevuto contributi, sovvenzioni, incarichi retribuiti di natura pubblica, incluso il contributo del 5 per mille» ricorda Giulia Frangione Amministratore delegato di Italia Non Profit. «Moltissimi non hanno ancora provveduto poiché vi è incertezza sul come farlo; questi nuovi adempimenti impongono un aggiornamento costante soprattutto per quelle organizzazioni che non dispongono di consulenti e che trovano difficile orientarsi fra i nuovi adempimenti. Per questo mettiamo a disposizione uno strumento gratuito disponibile online perché tutti possano “mettersi in regola” con semplicità», conclude.

L’obbligo previsto dalla Legge 124/2017 modifica le abitudini dei manager del non profit perché inserisce una nuova prassi di accessibilità e trasparenza di informazioni legate alla sostenibilità degli enti. Potranno accedere a questi dati sia le Pubbliche amministrazioni che devono controllare l’adempimento, sia tutti i cittadini e i donatori: chiunque potrà scoprire per esempio, se il comune presso cui risiede sostiene le organizzazioni del territorio, oppure se l’azienda sanitaria locale ha attivato convenzioni con gli enti non profit che si occupano dei bisogni della comunità e così via.


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