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Quando le donne non si danno per vinte

L’ong celebra l’8 marzo attraverso il progetto fotografico di Isabella Balena: 17 storie di empowerment di donne straordinarie. La fotografa incontrerà le donne dello Spazio Donna WeWorld Giambellino di Milano per raccontare le storie delle protagoniste degli scatti giovedì 7 marzo. La mostra resterà aperta fino domenica 17

di Redazione

Un evento speciale dedicato all’empowerment femminile. Questo i mondo scelto da WeWorld onlus per celebrare l’8 marzo. E lo fa grazie al progetto fotografico di Isabella Balena, “Effetti collaterali: quando le donne non si danno per vinte”, che dà voce alle storie di 17 donne straordinarie.
La fotografa incontrerà le donne dello Spazio Donna WeWorld Giambellino di piazza Tirana 32 a Milano, il 7 marzo alle ore 16.30, dove racconterà il suo progetto che resterà in mostra fino al 17 marzo.
Il progetto, nato in occasione dell’ultima edizione del WeWorld Festival di novembre, si sviluppa attraverso i ritratti di 17 donne che hanno deciso di non tacere, di non arrendersi, di contrastare la violenza e gli stereotipi di genere su vari fronti. Donne che hanno subito violenza o che ne sono state testimoni, donne oggetto di stereotipi, donne combattive e in prima linea sui fronti della legge, della politica, della cultura, dello sport per migliorare la propria esistenza e per favorire l’empowerment femminile e della propria comunità

Da Ilaria Cucchi a Emma Bonino, passando da Elisa di Francisca (foto in apertura), Lucia Annibali e le madri della Terra dei fuochi, le storie delle donne in mostra vogliono essere un esempio di forza e reazione.

«Questo progetto con WeWorld Onlus nasce dal desiderio di veicolare un messaggio di positività, la positività data dall’esempio e dal carattere combattivo di figure femminili che, dopo violenze, dolori o semplicemente per vocazione sociale e politica, hanno scelto di non avere un atteggiamento passivo ma di metterci la faccia, il corpo, i pensieri per cambiare il mondo» ha commentato la fotoreporter Isabella Balena. «La richiesta di verità e giustizia passa attraverso queste 17 donne, la loro voce, i loro volti, i loro corpi in una lotta che, non più individuale, si fa battaglia sociale e conquista culturale per tutta la comunità, per dare alle generazioni future, alle giovani bambine e ragazze, ai giovani uomini, strumenti di lotta e di pensiero non convenzionali e fuori dagli stereotipi».

Lo Spazio Donna WeWorld di Giambellino a Milano ha sede nello stabile di Piazza Tirana 32, reso disponibile in comodato d’uso gratuito da Rete Ferroviaria Italiana, società del Gruppo FS e realizzato grazie al contributo di Collistar, azienda del Gruppo Bolton. È un luogo – come gli Spazi Donna presenti sul territorio nazionale –in cui è prevista la presenza di psicologi e assistenti sociali per rilevare situazioni di violenza subita e di particolare disagio. Con le donne e con i loro bambini WeWorld organizza attività per il benessere psicofisico, corsi di formazione e laboratori, corsi per la preparazione al conseguimento di titoli di studio e corsi per la preparazione professionale. Ogni anno sono oltre 800 le donne coinvolte direttamente nelle attività e quasi 300 bambini assistiti all’interno delle child care.

Le foto resteranno esposte dal 7 al 17 marzo negli orari di apertura dello Spazio Donna WeWorld.
Apertura al pubblico: martedì 12 marzo dalle 16 alle 21.30 e venerdì 15 marzo dalle 15 alle 18.30.


Le immagini di ©Isabella Balena fanno parte del progetto fotografico