Economia & Impresa sociale 

InChiostro, l’inclusione “si fa” a tavola

Sabato, 9 marzo, a Soncino, provincia di Cremona, inaugura un ristornate didattico all’interno di un convento. «Ragazzi normodotati e diversamente abili», dice Laura Sivalli, insegnante della coopertaiva che ne sostiene l’apertura, «lavoreranno insieme, perché l’inclusione è sempre possibile»

di Anna Spena

A Soncino, provincia di Cremona, nella meravigliosa cornice di uno dei borghi più belli d’Italia, è nata la cooperativa Sociale InChiostro, fondata per organizzare e gestire attività di istruzione e formazione professionale e promuovere iniziative di accompagnamento al lavoro. Ventidue docenti, soci della cooperativa, insegnano ad oltre cento studenti.

Da settembre 2017 si possono seguire tre trienni di qualifica professionale, Preparazione Pasti, Servizi di Sala e Bar, Preparazione Pasti personalizzato per diversamente abili e un corso di diploma, Tecnico di Cucina. «Siamo nati», racconta Laura Sivalli, coordinatrice percorso per disabili, «nel 2016, e siamo accreditati nella sezione A dell’apposito albo della Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia. Come Ente di formazione. Prima ancora operavamo grazie all’interno dei progetti di formazione dei giovani avviata in Soncino più di cinquant'anni fa dall'Istituto delle Suore della Sacra Famiglia».

L’iscrizione ai corsi è gratuita, si chiede però, laddove ce ne sia la possibilità di lasciare una donazione. «Questa è un luogo dove attraverso la formazione e il lavoro nessuno rimane escluso», spiega Laura Sivalli. «Con noi ci sono anche ragazzi che presentano diverse forme di disabilità, più o meno gravi. Il vero successo della scuola sta in un concetto semplice: siamo noi che ci allineiamo ai tempi dei ragazzi e non viceversa».

Ma da domani 9 marzo si alza l’asticella della qualità: «Inauguriamo, grazie anche al sostegno di Fondazione Cariplo, all’interno del chiostro di Santa Maria il nostro primo ristorante didattico dove tutti i ragazzi potranno mettere a frutto le competenze acquisite. L’idea iniziale è quella fare sevizio catering e, per adesso, rimanere aperti a pranzo».

Tutti i ragazzi, con età compresa tra i 14 e i 18 anni e in possesso di licenza media, possono iscriversi. «Percorso», spiega la Sivalli, «che comprende 2970 ore complessive di lezione suddivise in 3 annualità di 990 ore, di cui più di 1000 ore di alternanza scuola-lavoro da effettuarsi durante la seconda e la terza annualità». La qualifica di istruzione e formazione professionale III livello EQF, è rilasciata da Regione Lombardia e valida su tutto il territorio nazionale ed europeo.

«Circa 200 aziende», dice la Sivalli, «collaborano con noi da oltre 10 anni permettendo ad ogni studente di provare già dal secondo anno l'esperienza pratica in ristoranti convenzionati. Le possibilità per i nostri ragazzi sono davvero tante: chef, cuochi, pasticceri, maitre, sommelier, camerieri, barman, responsabili di sala, gestori di locali e di mense scolastiche o aziendali. Ma non solo: con un diploma di questo tipo in tasca, si può anche fornire consulenza ai ristoranti, agli alberghi e alle industrie alimentari o diventare food and beverage manager».


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